Phantom Boy/Gagnol/Felicioli
8:00 pm, 5 Marzo 17 calendario

Phantom Boy, l’emozione dei disegni a matita

Di: Redazione Metronews
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CINEMA Da Parigi a New York ai grattacieli di Manhattan. Dal noir condito di note jazz di quel Un gatto a Parigi, nomination all’Oscar per nel 2012 a questo Phantom Boy con cui i due autori, Alain Gagnol e J.-Loup Felicioli, ci portano dentro una storia di gangster e fantasmi perché, spiegano, “le ombre dei grattacieli sono adatte a dare rifugio ai truffatori in giacca e cravatta così come ai supercattivi in calzamaglia” e con aggiunta di supereroe, “ispirandosi ai personaggi creati da Stan Lee negli Anni ‘60”. Qui ha 11 anni il Phantom  del cartoon, che arriva dal 9 nelle sale, dopo aver girato il Future Film Fest, il Torino Film, il festival di Annecy, il Toronto International. Omaggio all’animazione fatta di matite e disegno: non perfezione digitale ma tremore e battiti della sensibilità che solo l’animazione a mano può rimandare. Non a caso il cartoon è nato in Folimage, una factory piena  di tubetti di colore ma anche di computer, di pastelli a cera e lastre digitali, in equilibrio tra ieri e oggi.
Come dicono gli autori: «Anche se il computer è strumento indispensabile, l’animazione di Phantom Boy è disegnata a mano su carta. Così la linea del disegno conserva la sua fragilità e sensibilità. Il lavoro a mano è ben visibile sullo schermo e ci ricorda che i film non sono soltanto dei prodotti commerciali, ma il risultato del meticoloso lavoro di artisti e tecnici».
SILVIA DI PAOLA

5 Marzo 2017
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