Lazio-Roma 2-0 Biancocelesti, la partita perfetta

CALCIO Il primo round lo vince per ko la Lazio. All’Olimpico l’andata della semifinale di Coppa Italia  è finita 2-0. I biancocelesti hanno fatto la gara che volevano fare e la Roma non ci è riuscita. Tradotto vuol dire che la sponda biancocleleste del Tevere ha messo in crisi l’identità della Roma, che è il palleggio (Nainggolan, per esempio, è stato murato in una gabbia asfissiante che ha reso la sua partita un corsa solitaria e sterile), chiudendo con attenzione tutte le linee di passaggio per gli attaccanti giallorossi, sempre anticipati, sempre secondi. Il disegno di Inzaghi è stato quello di controllare senza disdegnare gli inserimenti dei centrocampisti, che sono stati fatali ai cugini. La maschera di Spalletti a bordocampo era il manifesto dell’incompiutezza. Ai giallorossi, che  sono comunque riusciti a rendersi pericolosi, non resta che rimuginare sulla gara di ritorno. Le falle nello scafo giallorosso le hanno aperte Milinkovic al 29’ (Anderson  in area e centra dal fondo per Milinkovic che  anticipa Strootman e Manolas e insacca) e da Immobile al 33’ st (Keita sfida Manolas e, dal fondo, centra per Immobile che da due passi fa 2-0). Se questa fosse una semifinale normale sarebbe solo una sconfitta. Ma Roma-Lazio è una sfida totale, una stracittadina che nei confini del grande raccordo anulare ha i crismi di una battaglia epica: la Roma ha rivissuto l’abisso della finale del 26 maggio 2013, la Lazio ha giocato con l’incubo di perdere il settimo derby di fila. L’ha vinta Inzaghi sullo scacchiere. Spalletti alla fine ha gettato nella mischia Perotti, El Shaarawyi, persino Totti. Ma la trazione anteriore romanista è tardiva, la partita era già stata persa in mediana. Vince la Lazio, perde la Roma. E perdono pure i “buu” razzisti dei laziali all’indirizzo di Rudiger.
METRO