L’Etna torna a eruttare
CATANIA Dopo mesi di inattività, l’Etna è tornato eruttare. Da lunedì sera, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha lanciato l’allarme arancione per la visibilità aerea ma nonostante ciò l’aeroporto di Catania è rimasto aperto.
Cenere, lava e lapilli hanno ripreso a fuoriuscire dal cratere del vulcano, dando vita a uno spettacolo notturno mozzafiato. Per tutta l’altra notte è stato possibile vedere le fontane di lava, le esplosioni e l’emissione di una piccola colata con un braccio che emerge dalla bocca che si è formata sulla sella tra il vecchio e il nuovo cratere di Sud-Est. Ieri l’attività si è spostata verso Torre del Filosofo ed è apparsa meno alimentata.
Come Stromboli l’Etna è in attività persistente: questo vuol dire che ha eruzioni continue o separate da brevi periodi di riposo, dell’ordine di mesi o di pochi anni. I fenomeni sono concentrati nella zona sommitale del vulcano attivo più alto d’Europa, e non costituiscono un pericolo né per le cose né per le persone. L’attività è costantemente ripresa dalle telecamere termiche dell’Ingv del capoluogo etneo che monitorizzano il vulcano.
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