NORD COREA
8:14 pm, 26 Febbraio 17 calendario

Giallo Kim Jong-nam ci resta l’incubo del nervino

Di: Redazione Metronews
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ROMA Kim Jong-nam è morto 15-20 minuti dopo essere stato avvelenato all’aeroporto di Kuala Lumpur e «ha sofferto molto». Lo ha detto il ministro malese della Sanità, Subramaniam. «La quantità di Vx nel corpo di Ki Jong-nam era talmente elevata che ha colpito immediatamente cuore e polmoni – ha aggiunto – l’assorbimento del veleno è stato molto rapido e gli ha provocato la morte nel giro di 15-20 minuti dopo il contatto». Secondo Subramaniam, la morte del fratellastro del dittatore nord-coreano Kim Jong-Un «è stata molto dolorosa».
85 euro per l’aggressione
Intanto Andreano Erwin, vice ambasciatore dell’Indonesia in Malesia, ha fatto sapere che Siti Aisyh, una delle due donne arrestate per sospetto coinvolgimento nell’assassinio, avrebbe ricevuto un compenso di circa 85 euro per compiere il gesto. Alla presunta omicida, una 25enne indonesiana, sarebbero infatti stati pagati appena 400 ringgit malesi, ma lei avrebbe accettato perchè pensava si trattasse di un semplice scherzo televisivo, una comparsata in cui si sarebbe dovuta limitare a spruzzare la finta vittima con innocuo olio per neonati, e non con il micidiale agente Vx. In custodia, oltre alle due donne, c’è anche un cittadino della Corea del Nord, ma gli inquirenti ne stanno ricercando altri sette, quattro dei quali sarebbero rientrati in patria. Uno che invece si troverebbe tuttora in Malesia è un funzionario dell’ambasciata di Pyongyang protetto da immunità diplomatica.
Il VX, invisibile che non dà scampo
L’agente nervino VX, che attacca in primo luogo il sistema nervoso, è un liquido oleoso e incolore, senza odore né sapore. È considerato tra i più tossici al mondo e catalogato come potenziale arma di distruzione di massa. La quantità minima letale è di 10 milligrammi, ma gli assalitori di Kim Jong-nam ne hanno probabilmente utilizzato di più. È proibito dalla Convenzione sulle armi chimiche del 1993. Pochissimi i Paesi che hanno accesso all’agente, tra questi: Usa, Cina e Corea del Nord. Un team congiunto di polizia, vigili del fuoco ed esperti di energia nucleare ha ispezionato il terminale 2 dell’aeroporto di Kuala Lumpur, per verificare che non fossero rimaste tracce dell’agente tossico.
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26 Febbraio 2017
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