Milano
7:34 pm, 23 Febbraio 17 calendario

Trenord: nel 2015 puntualità all’84%

Di: Redazione Metronews
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TRASPORTI Nel 2015 un treno e mezzo su 10 di Trenord è arrivato in ritardo. L’indice di puntualità entro i 5 minuti si è infatti  attestato all’84%, quando, secondo il Contratto di servizio, doveva essere del 95%. Il dato positivo è che nello stesso anno, le soppressioni medie giornaliere sono state 52, il  30% in meno rispetto al 2014, tuttavia il numero non tiene conto di tutti i convogli che sono partiti, ma non sono mai arrivati, visto che Trenord considera “soppressi” solo i treni che non iniziano le corse e non quelli che interrompono il viaggio anche solo dopo una stazione.
Sempre nel 2015 nel 65% delle stazioni non è stato possibile comprare un biglietto, mentre il 60% delle stesse è risultata inagibile per i disabili. E, anche qualora il disabile fosse riuscito a superare le barriere, non è detto che sia  salito sul treno, visto che solo il 36% dei convogli potevano  accoglierlo.
Un ritratto impietoso
È il ritratto desolante che emerge dalla relazione del Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione del Pirellone, il quale ha promosso il “Rapporto sullo Stato della rete ferroviaria e del servizio ferroviario regionale per l’anno 2015” predisposto dall’Assessorato ai Trasporti.
In pratica  il Comitato ha letto il documento preparato dall’assessore Sorte su Trenord e lo ha detto ok. Ma Sorte, essendo il proprietario di Trenord, ha fatto  un’indagine sulla propria società. Non solo, per scriverla, ha usato i dati forniti da Trenord.
 
«5 anni di ritardo»
«Non ci è stato possibile fare alcuna valutazione comparativa», si è lamentata la consigliera Pd, Laura Barzaghi, «perché quello presentato ieri è stato il primo documento preparato dalla Regione, sebbene la legge ne prevedesse uno all’anno fin dal 2012». Per le opposizioni mancavano anchei dati sui ritardi, sicurezza e atti vandalici.  Insomma, se è apprezzabile che Sorte abbia scritto il Rapporto, pur con 5 anni di ritardo, sono in molti a chiedere che il prossimo sia più completo e indipendente. ANDREA SPARACIARI

23 Febbraio 2017
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