La “nuova” Chiara riparte da Pagani

MUSICA All’ultimo Sanremo è arrivata 14esima. Un risultato non esaltante, ma Chiara Galiazzo minimizza: «Ma io mica pensavo a vincere! Sapevo che non era un pezzo facilissimo, anzi avevo paura di essere eliminata. Arrivare in finale è già stato un successo, il piazzamento conta poco», spiega. Molto di più le importa del suo nuovo cd, “Nessun posto è casa mia”, realizzato col produttore Mauro Pagani. Chiara lo presenterà in un instore tour che parte venerdì alla Feltrinelli di Milano. Sempre a Milano, il 23 aprile, l’anteprima al Blue Note.
Niente rimpianti per il Festival, allora?
No. Ne ho fatti diversi, stavolta ho portato un vero progetto, per far capire a più persone possibile la mia nuova strada. Le critiche? Non mi spaventano più. Alcune sono intelligenti, le più cattive mi fanno ridere.
È nata una nuova Chiara?
Sì. Negli ultimi tempi mi sono data una regolata. Basta alcol e sigarette, sono diventata vegetariana e ho perso 15 chili. E ho anche trovato l’amore. Ho imparato ad affrontare le cose più serenamente, sul lavoro e nella vita.
Come definirebbe il suo disco?
Con tre parole: vita, consapevolezza e cambiamento. Uscire da un talent non è facile, anche perciò ho deciso di fermarmi e riflettere. L’album rappresenta bene la mia evoluzione: è più omogeno, col suono che volevo. Il disco che avrei fatto se non fossi passata da un talent, alla vecchia maniera.
E il rapporto con Pagani?
Un’esperienza bellissima, da cui ho imparato tanto. Lui mi ha lasciato fare, senza imporsi. Anzi incoraggiandomi a esprimere tutta me stessa. DIEGO PERUGINI