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10:13 pm, 21 Febbraio 17 calendario

Tassisti e ambulanti Guerriglia a Roma

Di: Redazione Metronews
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ROMA Il governo entro 30 giorni farà un decreto ministeriale con cui scavalcherà l’emendamento del Milleproroghe contestato dai tassisti. Sarebbe questo il risultato della riunione dei sindacati col ministro Delrio durata diverse ore. Questo a conclusione di una giornata di altissima tensione. 
Finestre esplose in piazza Montecitorio, feriti negli scontri, fermi di polizia, palazzi assediati. Traffico paralizzato in gran parte di Roma. Sono gli esiti della prolungata protesta che migliaia di tassisti e di ambulanti hanno condotto ieri nel centro di Roma. Non sono mancati scontri con le forze dell’ordine, bombe carta, danneggiamenti. Ha destato clamore la foto di un manifestante armato di tirapugni, mentre una bomba carta ha mandato in frantumi la finestra di un palazzo settecentesco vicino alla Camera dei Deputati. In mattinata era stata circondata via del Nazareno, sede del Pd, finché la polizia ed i carabinieri hanno provveduto ad allontanare i manifestanti. Al termine di una giornata di grande tensione, il bilancio parla di quattro fermati (due appartenenti al movimento romano di destra Forza Nuova, uno fermato con un tirapugni e un quarto responsabile del lancio di bombe carta), quattro agenti e tre manifestanti feriti. Tra le vittime illustri dell’esplosione di una bomba carta durante la manifestazione c’è palazzo Macchi di Cellere, costruito nel 1733 su progetto di Tommaso Matti sull’isolato addossato a palazzo Capranica. Una delle finestre circolari della facciata è andata completamente in frantumi. I manifestanti in presidio davanti a piazza Montecitorio hanno infatti fatto esplodere diversi petardi e almeno tre bombe carta. 
Inoltre la mattinata ha visto i tassisti lanciare la caccia all’autista di Uber e all’Ncc, bersagli in più episodi presi di mira con lancio di arance. I tassisti infatti contestano norme che favorirebbero la liberalizzazione di Uber e degli autonoleggi, mentre gli ambulanti contestano le norme della direttiva Bolkestein che impongono di mettere a concorso tutte le concessioni pubbliche in scadenza.
Il sostegno della sindaca Raggi
Roma «Siamo vicini ai tassisti che da giorni stanno manifestando il loro malcontento. Sono arrivati a Roma da tutta Italia per dire no ad una riforma che non vogliamo. Per questo siamo al loro fianco». Questa la dichiarazione della sindaca di Roma Virginia Raggi, che è anche andata a incontrare alcuni manifestanti. Lo ha fatto come a Torino l’aveva fatto la sindaca Appendino, in linea con quello che è l’atteggiamento del Movimento 5 Stelle che ha preso apertamente le parti di tassisti e ambulanti anche in Parlamento. Così come in favore dei contestatori si è espresso esplicitamente anche Beppe Grillo, secondo il quale i tassisti «hanno assolutamente ragione» e «vanno valorizzati, perché sono il biglietto da visita della città più bella del mondo». Sarebbe stato lo stesso Grillo a suggerire alla Raggi di essere più presente sul territorio, ad andare tra la gente e ascoltare la voce dei cittadini.
Ma contro la posizione della sindaca Raggi sono arrivate numerose polemiche, dall’opposizione e soprattutto sui social, che hanno sottolineato come il suo sia un ruolo istituzionale, e quanto sia stato perlomeno intempestivo solidarizzare con chi ha paralizzato una città che ha visto anche numerosi episodi di violenza. Così quando la situazione ha iniziato a degenerare, la Raggi è tornata sul tema precisando su Twitter: «Manifestare è un diritto; usare la forza è inaccettabile. Al fianco di chi protesta civilmente. Ferma condanna verso chi ricorre alla violenza». 
Alla sindaca arriva una denuncia dal Codacons, che l’accusa di «avallare lo sciopero illegale». Per questo il Codacons «chiede alla procura di Roma di aprire un’indagine per verificare se la decisione del sindaco possa configurare una omissione di atti d’ufficio e concorso in interruzione di pubblico servizio».
METRO

21 Febbraio 2017
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