Lord Taylor: «Pinguino ritorna in Gotham 3»

ROMA Una città corrotta, gremita di criminali folli e bizzarri, dà il nome alla serie, giunta alla terza stagione, incentrata sui “cattivi” dei comics Marvel: è “Gotham”. Ogni mercoledì alle 21.15 su Premium Action, nella metropoli di Batman (ma qui l’uomo dietro la maschera, Bruce Wayne, è ancora un ragazzino), i famigerati villain dei fumetti – da Pinguino a Ed Nygma, da Catwoman a Poison Ivy – si contendono il potere. Su tutti, emerge Pinguino, ometto complessato e rabbioso ma scaltro e ambizioso interpretato da Robin Lord Taylor.
Alla fine della scorsa stagione è tornata Fish Mooney, nemica giurata di Pinguino.  
Lui è ossessionato dal bisogno di avere il controllo e lei lo destabilizza, lo terrorizza. Sarà molto intrigante scoprire come reagisce, specialmente perché la sua avversaria ha facoltà sovrumane, ma anche lui ha un “superpotere”: è popolarissimo tra i cittadini e tutti lo amano.
Che vorrebbe accadesse? 
La prima stagione era incentrata sulle prime conquiste criminali di Pinguino: vorrei vederlo all’apice del suo potere entro la fine della terza, magari eletto sindaco di Gotham. L’anno di Pinguino!
Interpreta un personaggio iconico: le pesa questa responsabilità? 
Pinguino esiste sulle pagine a fumetti lette da milioni di seguaci da più di 70 anni. Ma io ne interpreto una versione giovane: la serie rivela chi era il mio personaggio prima di diventare il re del crimine introdotto dai comics, e questo mi concede più libertà. 
“Gotham” si è costruita una propria identità rispetto ai film. 
È una cosa a sé, non serve essere ferrati sui fumetti per guardarla, non bisogna stare attenti a riconoscere i riferimenti, perché gira intorno a quello che non è ancora stato raccontato. È il motivo del suo successo. 
LORENZA NEGRI