Lavoro
9:00 am, 16 Febbraio 17 calendario

Ad un anno dal diploma lavora uno su tre

Di: Redazione Metronews
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ROMA Ad un anno dal conseguimento del titolo, risultano occupati 33 diplomati su cento (16 hanno scelto di frequentare l’università lavorando, 17 hanno invece preferito inserirsi direttamente nel mercato del lavoro): questa percentuale raggiunge il suo massimo in corrispondenza dei diplomati professionali (48%), mentre tocca il minimo tra i liceali (25%). È quanto si evince dal Rapporto 2017 di Almadiploma e Almalaurea sui diplomati e il lavoro, presentato nella sede del Miur.
Crisi e disoccupazione
A tre anni dal titolo, la percentuale di occupati cresce al 44% (quota che oscilla tra il 59% dei diplomati professionali e il 32 dei liceali). A cinque anni dal diploma il 53,5% risulta occupato, quota che raggiunge il 69% fra i diplomati professionali. La disoccupazione coinvolge 22 diplomati su cento ad un anno; una quota significativa, che si riduce tra i liceali (20%) ma che raggiunge il 29% dei diplomati professionali, i più pronti ad inserirsi nel mercato del lavoro e, quindi, quelli che assorbono più degli altri gli effetti della crisi. Il tasso di disoccupazione, a tre anni dal titolo, è pari al 18%; il valore cresce fino a raggiungere il 21% tra i professionali mentre scende leggermente al di sotto della media tra tecnici e liceali.
Tipologia non standard
A cinque anni è pari al 18%, oscillando tra il 16% dei diplomati tecnici e il 21% dei liceali; in quest’ultimo caso l’elevata disoccupazione è legata, almeno in parte, al fatto che questi diplomati, avendo nel frattempo finito anche il percorso universitario, si sono appena rivolti al mercato del lavoro. Tra i diplomati 2015 che risultano impegnati esclusivamente in un’attività lavorativa, la tipologia di attività più diffusa risulta essere il lavoro non standard, che coinvolge il 28% degli occupati (in particolare si tratta di contratti a tempo determinato, che interessano il 22% degli occupati). La quota di assunti con contratti formativi è del 26%.
In pochi senza contratto
Il lavoro stabile riguarda 25 diplomati occupati su cento: 21 impegnati in contratti a tempo indeterminato, la restante quota in attività autonome. Elevata è la quota di chi non ha un contratto regolare: il 10% del totale dei diplomati. A tre anni dal diploma, tra chi è dedito solamente al lavoro il contratto a tempo indeterminato risulta essere quello più diffuso (31%). Elevata anche la quota di contratti non standard (24%) e formativi (21,5%); senza contratto sono l’8 per cento. A cinque anni cresce fino al 52% la quota di occupati stabili. Il lavoro non regolamentato da alcun contratto si riduce al 6%. L’attività nel settore pubblico è la meno diffusa tra i diplomati di scuola secondaria superiore, mentre molti lavorano nel settore dei servizi e del commercio.
Stipendi non elevati
Le retribuzioni dei neo diplomati che lavorano non sono altissime. I diplomati che lavorano a tempo pieno (senza essere impegnati nello studio universitario) guadagnano in media, a un anno dal diploma, 1.028 euro mensili netti. A tre anni dal conseguimento del titolo il guadagno è pari in media a 1.137 euro. A cinque anni sale a 1.274 euro.
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16 Febbraio 2017
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