Napoli modello Barça nella tana dei Blancos

CALCIO Comincia il Napoli, stasera. E proseguirà la Juventus, mercoledì prossimo. Partenopei a casa del Real Madrid, con Maradona a fare il tifo sugli spalti e una buona dose di autostima: i bianconeri intanto osserveranno, pronti poi a tuffarsi in un’avventura che anno dopo anno assume sempre più i contorni di un fantasma inafferrabile.
Intanto, però, tocca alla squadra di Sarri. Arrivata nella capitale spagnola ieri pomeriggio, sentendosi grande davvero e scortata da Josè Maria Callejon e Raul Albiol, i grandi ex della sfida. Più Pepe Reina, leader del gruppo e spagnolo pure lui: «L’unica maniera per passare il turno è andare al Bernabeu con coraggio. La presenza di Maradona ci motiva, speriamo di non deluderlo». Il Pibe de Oro è in città già da lunedì ed è stato raggiunto anche dal figlio Diego Junior: quadretto niente male, viste le baruffe durate anni. Insieme a loro, andando ben oltre la teorica disponibilità dei biglietti, ci saranno circa diecimila napoletani: «Il Napoli gioca benissimo, temo il suo attacco», ha detto ieri Zidane. Che certo non è l’ultimo degli ultimi e che l’anno scorso ha guidato i Blancos alla vittoria della Champions: quest’anno, secondo uno studio fatto dall’Uefa che ha tenuto conto delle varie statistiche degli ultimi anni, ad alzare il trofeo sarà il Barcellona. Il che potrebbe pure significare che saranno Hamsik e compagni a passare il turno, non fosse che certi giochini lasciano il tempo che trovano. Meglio lasciare la parola al campo, allora, dove stasera si sfideranno pure Bayern Monaco e Arsenal. Il tutto, mentre la Juve attende ancora il verdetto su Chiellini (oggi altri esami) e spera di recuperare Barzagli per la settimana prossima. Ci sarebbe anche il Palermo, venerdì sera: con tutto il rispetto, però, si tratterà di un intermezzo.
DOMENICO LATAGLIATA