E poi c’è Cattelan lo show si fa quotidiano

Tv Si avvia a diventare sempre più il Jimmy Fallon italiano, Alessandro Cattelan, che il 16 torna, in seconda serata su Sky Uno, con la IV edizione di “E poi c’è Cattelan”. Il programma che s’ispira agli show made in Usa come quello di Fallon, diventa appuntamento quotidiano, dal lunedì al venerdì, del canale satellitare.
Mister Cattelan come cambia lo show?
È un programma che non nasconde l’ispirazione dei late night americani, quindi abbiamo deciso di diventare quotidiani e ridurre lo show a mezz’ora. La sfida è aumentare la quantità di serate non a discapito della qualità.
La formula resta la stessa?
Avremo un monologo iniziale che sarà più legato all’attualità o alle tendenze, vogliamo entrare in competizione con la velocità dei social. E poi giochi, rubriche e ospiti. Abbiamo previsto 40 episodi (saremo in onda fino ai primi di maggio), con due ospiti al giorno. E per iniziare in bellezza apriremo con un vero animale da palcoscenico.
Nientemeno che…
Robbie Williams. È il più grande entertainer che c’è, uno che regge un intero show da solo. Avremo due ospiti a serata: durante la prima edizione non ci conosceva nessuno e venivano per amicizia, ora invitarli è molto più facile. Tra questi, l’atleta Bebe Vio: non è la santa che sembra, potrebbe saltare fuori che è… il Male [ride].
Altre curiosità?
Una nostra versione del famoso “carpool karaoke”: i nostri ospiti canteranno quello che suona alla radio mentre… parcheggiano la macchina.   
 
LORENZA NEGRI