ANDREA SOLDI
8:03 pm, 8 Febbraio 17 calendario

Caso Andrea Soldi È scontro sul risarcimento

Di: Redazione Metronews
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GIUSTIZIA  Fumata nera nella trattativa sul risarcimento del danno nell’ambito del processo per la morte di Andrea Soldi, il 45enne  torinese morto nell’estate del 2015 durante un Tso. Alla sbarra con l’accusa di omicidio colposo ci sono tre agenti della Polizia locale e lo psichiatra dell’Asl To2 che aveva in cura il paziente.
Ieri mattina, nel corso dell’udienza preliminare, i familiari della vittima – il papà e la sorella, parte civile nel procedimento –  dovevano presentare la loro controfferta in risposta a quella avanzata dagli imputati. Ma la proposta non è arrivata. Oggetto del contendere, non l’entità del risarcimento (che sarebbe pari a 400 mila euro), ma la sua destinazione: la famiglia vorrebbe che i soldi fossero usati per corsi di formazione o per iniziative che possano scongiurare in futuro rischi analoghi a quelli di cui è stato vittima Andrea.
Circa il processo, ieri il gip Rossi ha respinto la richiesta delle difese di svolgere nuove perizie medico legali sulla vittima. Non ci sarà quindi alcuna nuova autopsia. “L’esigenza – ha detto il legale dei tre agenti, Castrale –  nasceva dal fatto che in fase di indagine erano state fatte due consulenze autoptiche, dall’accusa e dalla difesa, che davano risultati diversi sulla causa della morte. Con una nuova autopsia si poteva risolvere il problema”.
REBECCA ANVERSA

8 Febbraio 2017
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