Roma
6:00 am, 6 Febbraio 17 calendario

A San Lorenzo “zone rosse” dimenticate da tre mesi

Di: Redazione Metronews
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ROMA Il terremoto dello scorso 30 ottobre ha lasciato segni pesanti tra le strade di San Lorenzo: palazzi impacchettati da ponteggi per il rischio di distacchi di cornicioni e stucchi, strade chiuse, e i passaggi pedonali interdetti, ma solo in teoria. Da oltre tre mesi infatti nessuno interviene e nel corso del tempo i passanti e tanti frequentatori del quartiere nelle ore serali, hanno gradualmente divelto le barriere.
E così, chi cammina oggi per le vie del rione non sa nemmeno cosa rischia. I casi più eclatanti si snodano lungo via del Sabelli. Qui, lungo poche centinaia di metri ci sono un tratto di strada chiusa alle auto, con i palazzi sui due lati protetti dai ponteggi, e una porzione di marciapiede all’altezza di via dei Reti, dove le barriere per evitare il passaggio di pedoni sotto le mura pericolanti delle ex fonderie Bastianelli non ci sono più.
A questo si aggiunge il degrado della piazza pedonale, con le panchine in marmo divelte da oltre due anni. «Conosciamo il problema dei palazzi danneggiati, che appartengono a privati. Spetta a loro metterli in sicurezza, e abbiamo spedito le diffide agli amministratori dei condomini interessati affinché siano ripristinati gli edifici» ha spiegato a Metro l’assessore all’Urbanistica del II Municipio, Gianpaolo Giovannelli, che sullo stato di abbandono della piazza pedonale ha detto: «Riqualificheremo prima dell’estate, anche se le risorse stanziate dal Comune non sono sufficienti».
PAOLO CHIRIATTI
 

6 Febbraio 2017
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