Verso una sanità ecologica Cure narrate e sostenibilità
ROMA La salute come eco sistema e la persona come centro assoluto della cura. Attraverso uno strumento di grande efficacia: la medicina narrativa. Che in pratica significa rispetto per l’unicità dell’individuo e della sua storia. Una metodologia inserita tra le policies della World Health Organization che ha visto concentrarsi gli sforzi della task-force guidata da Nils Fjetje, responsabile dei contesti culturali per la salute per la Who, nella pubblicazione “Cultural contexts of health: the use of narrative research in health sector”. Lo studio, presentato per la prima volta in Italia al Convegno organizzato dall’Istud a Milano, propone tre punti cardine: il linguaggio attraverso “l’estetica” delle parole, il tempo nella sua adeguatezza e l’ambiente che favorisce il benessere (in ospedale sì a grandi finestre, camere con maggior privacy e sale multiconfessionali). Esempi interdipendenti, e a basso costo, di concretezza e calore al posto di numeri e statistiche. Per risparmiare su tutto, tranne che sulla qualità del rapporto con il paziente. «Le parole possono influenzare il nostro cervello ed essere agenti di cura o di tossicità- spiega Maria Giulia Marini Responsabile dell’Area Sanità e Salute Istud-. Un linguaggio autenticamente gentile utilizzato dai professionisti ha la capacità di promuovere funzioni cognitive logiche e cerebrali; viceversa un linguaggio ostile, addirittura rabbioso, può attivare quei geni specifici che producono neurotrasmettitori attraverso l’amigdala, il centro della paura, bloccando parzialmente i centri logici e di ragionamento. Questo è maggiormente vero poiché i pazienti si trovano in condizioni di fragilità e devono trovare le risorse interiori per favorire la propria guarigione, anche sostenuti dai curanti». Una medicina che fa “Crescere”, come si intitola anche lo studio narrativo condotto in collaborazione con la Fondazione Istud su bambini e ragazzi con deficit dell’ormone della crescita. Per i quali comunicazione ed espressione sono fondamentali.
LUISA MOSELLO
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