Smog intollerabile Per fortuna piove
LOMBARDIA A Bergamo, l’altro ieri, ultimo giorno utile per i rilevamenti delle centraline Arpa, sono stati registrati oltre 200 microgrammi al metro cubo di Pm10, e così anche a Como o Lecco. Ma in tutte le stazioni della pianura e della fascia prealpina le concentrazioni sono state ampiamente sopra il limite. Non sono andate meglio le cose a Milano, dove il valore massimo è stato pari a 161 µg/m³ e dove gli sforamenti complessivi sono stati raggiunti per 14 giorni di fila, di cui 5 oltre i 70 µg/m³. Per riferirci ancora a Milano, qui le misure di secondo livello scatteranno dopo i 7 giorni consecutivi oltre i 70 microgrammi (autovetture private Euro 3 diesel ferme dalle 7.30 alle 19.30, e i veicoli commerciali dalle 7.30 alle 9.30 e dalle 18 alle 19.30).
“Se” scatteranno, s’intende: le precipitazioni, avvertibili già ieri, aumenteranno oggi, grazie a una perturbazione atlantica. E le condizioni favorevoli alla dispersione degli inquinanti permarranno anche domani. Sabato il meteo tornerà sfavorevole, e così i divieti restano attivi. Perché vengano tolti, infatti, occorre che i valori scendano sotto le soglie-limite per due giorni di fila, con rilevamento al 3° giorno ed efficacia dal 4°. La parola passa alla politica. Che discute. Il sindaco di Monza, Scanagatti (Anci), accusa la Regione di non rendere vincolante il protocollo. De Corato (FdI) ribatte: «Non servono blocchi, ma interventi straordinari».
Il modello svizzero
Legambiente protesta contro lo smog.
«Mentre in Svizzera si bloccano i diesel euro 3 su strade comunali e cantonali e si impone il limite degli 80 km/h in autostrada e si rendono gratuiti i mezzi di trasporto, in Italia non succede nulla». Il protocollo regionale «deve essere vincolante».
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