Masini: Sanremo? Come tirare un calcio di rigore
MUSICA «Sanremo è come un calcio di rigore: se te lo danno, perché non batterlo?». Metafora calcistica per Marco Masini, super tifoso della Fiorentina, che approda all’Ariston per l’ottava volta: «Ma è come se fosse la prima. Ci sono emozione e stimolo a far bene» confessa.
Porterà “Spostato di un secondo”, un moderno elettropop dal suono inedito per l’artista toscano. «Perché io ascolto la musica e, se mi piace, me ne lascio condizionare. E la musica di oggi, dai Coldplay a Bruno Mars, è bellissima, basta saperla scegliere. Inutile fossilizzarsi sul passato, meglio sperimentare».
La sera delle cover, poi, presenterà “Signor Tenente” di Giorgio Faletti: «Un uomo coraggioso, nella vita e nell’arte. Ha saputo evolversi e mi ha dato ottimi consigli». I pezzi faranno parte dell’album “Spostato di un secondo”, in uscita il 10 febbraio: «Il tema è quello del tempo. A 52 anni ho guardato al passato, pensando a come sarebbe se si potesse tornare indietro e fare le proprie scelte con più lucidità».
Nelle canzoni, comunque, niente nostalgia né rimpianto, ma tante riflessioni sul presente: «Racconto un mondo brutto, ma non c’è disperazione. Negli Anni ‘90 d’istinto cantavo Vaffanculo, ora sarebbe inutile. Meglio la calma, la soluzione si trova nel ragionamento. Si deve capire chi dice la verità, senza dar retta ai tanti imbonitori che animano il web».
Il 14 febbraio partirà l’instore tour, dal 30 aprile i concerti nei teatri.
DIEGO PERUGINI
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