Animali
8:06 pm, 29 Gennaio 17 calendario

Quel “piano” sui lupi è un’altra mazzata

Di: Redazione Metronews
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Terminata finalmente  l’emergenza neve, il nostro martoriato Paese prova a ripartire. Contando i danni, umani e materiali e aprendo giustamente il capitolo della riflessione sulle responsabilità e gli errori commessi. Sperando che tutto non finisca a tarallucci e vino, che i buoni propositi non durino lo spazio di un mattino e le buone pratiche soltanto finché conviene al potente o al lobbista di turno. Prendete questa cosa degli animali periti durante l’emergenza delle ultime settimane: centinaia  tra mucche, cavalli, pecore, maiali, conigli, che hanno inferto un duro colpo agli allevatori nostrani, ma anche allo “Stato”, che dovrà  prima o poi risarcire. Se a  questi si vanno ad aggiungere le  migliaia, forse centinaia di migliaia di capi di fauna selvatica che  per sciatteria, pigrizia e menefreghismo, sembra che nessuno abbia contabilizzato, si capisce bene che siamo di fronte a un vero disastro ambientale. Uccelli, cervidi, roditori, lupi, morti per il freddo, la fame e gli stenti . Si, anche lupi. Per i quali negli ultimi quaranta anni abbiamo speso milioni per salvaguardarli dall’estinzione. Un patrimonio immenso, indispensabile e necessario per tenere in armonia e in equilibrio il nostro territorio. 
Eppure, con un tempismo macabro,  la conferenza Stato-Regioni, nonostante l’opposizione delle associazioni ambientaliste e in barba a una precisa normativa europea, ha proposto il primo via libera a un piano per la riapertura della caccia a questo splendido animale, con la firma di un documento che dalle parti di Palazzo Chigi e del Ministero dell’Ambiente hanno definito ipocritamente: “Piano di conservazione e gestione del lupo”. Un’altra mazzata all’ambiente, questa volta inferta non dalla natura o dal destino cinico e baro, ma più semplicemente dall’insensatezza della nostra inadeguata  classe politica.
UMBERTO SILVESTRI
giornalista e scrittore
 

29 Gennaio 2017
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