Usa
3:17 pm, 28 Gennaio 17 calendario

Trump chiude le porte a chi viene da 7 paesi islamici

Di: Redazione Metronews
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Porte chiuse negli Usa per chi viene da 7 paesi islamici. Il presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo “per tenere i terroristi dell’Islam radicale fuori dagli Usa” e dunque per i cittadini di Siria, Libia, Iran, Iraq, Somalia, Sudan, Yemen l’ingresso negli Stati Uniti viene sospeso per tre mesi. La firma è avvenuta al dipartimento della Difesa. “Non vogliamo terroristi nel nostro Paese – ha detto Trump – non dimenticheremo la lezione dell’11 settembre, non solo a parole ma anche con azioni”.  “Vogliamo ammettere nel nostro Paese solo coloro che sosterranno il nostro Paese ed ameranno, profondamente, la nostra gente”, ha rimarcato. 
Niente rifugiati. Nei prossimi quattro mesi di congelamento del programma di ammissione dei rifugiati, il Dipartimento di Stato e l’agenzia per la sicurezza nazionale dovranno rivedere il processo di valutazione e concessione dello status. Al momento il meccanismo è già molto rigoroso e lungo, dura almeno due anni ma, secondo Trump, può ancora essere sfruttato da potenziali terroristi. Per il 2017 il nuovo presidente ha fissato un tetto agli arrivi di rifugiati di 50mila, meno della metà dei 117.000 di Barack Obama. 
Porte chiuse ai siriani.  L’ordine esecutivo chiude le porte degli Stati Uniti anche ai rifugiati della guerra civile siriana dopo che gli arrivi erano stati 15mila nel 2016. “Proclamo che l’ingresso di cittadini della Siria come rifugiati è dannoso per gli interessi degli Stati Uniti e pertanto sospendo tali ingressi”, dice Trump nel decreto. Per i rifugiati siriani, ha aggiunto, il programma di ammissione sarà sospeso “fino a quando non avrò stabilito che siano stati fatti sufficienti cambiamenti (allo U.S. Refugee Assistance Program, ndr) per fare in modo che l’ammissione dei siriani sia in linea con l’interesse nazionale”.  L’ordine cancella anche il Visa Interview Waiver, il programma riservato a chi (studente, turista o uomo d’affari) si rechi di frequente in Usa e che consentiva loro di non sottoporsi a un colloquio di persona per rinnovare il visto. Ora dovranno farlo. 
L’Onu. L’Onu ha chiesto agli Usa di mantenere la “lunga tradizione” di accoglienza e protezione nei confronti di coloro che fuggono dai conflitti, ma ha evitato di criticare apertamente la nuova politica di restrizione all’entrata di rifugiati e migranti nel Paese, varata dall’amministrazione Trump.  “Speriamo che gli Stati Uniti continueranno nella loro chiara leadership e nella lunga tradizione di protezione per coloro che fuggono da conflitti e persecuzioni”, hanno detto in un comunicato congiunta l’Agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati (Unhcr) e l’Organizzazione Mondiale delle Migrazioni (Oim). “Le necessità di rifugiati e migranti nel mondo non sono mai state maggiori, e il programma di riallocazione degli Stati Uniti è tra i più importanti del mondo”. Le due agenzie Onu ricordano che la politica applicata finora dagli Usa ha permesso di “salvare” alcune delle persone più vulnerabili al mondo e al tempo stesso ha “arricchito” la società statunitense.

28 Gennaio 2017
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