Sesta vittoria di fila l’Inter non si ferma più

CALCIO Bentornata Inter dei sogni. Ieri al Barbera i nerazzurri hanno colto il sesto successo in fila in campionato (otto considerando Europa League e Coppa Italia). Non succedeva da quattro anni, dal novembre 2012.  La banda Pioli ingrana  dunque la sesta e, sotto il diluvio palermitano supera anche il Milan, salendo al quinto posto. C’è voluta più di un’ora per piegare la disperazione dei rosanero. C’è voluta una mossa dalla panchina, l’ingresso di Joao Mario al posto di Banega, e c’è voluta la capacità di saper soffrire e gestire il risultato, ridotta in 10 nei minuti finali per l’espulsione di Ansaldi. Massimo risultato, anche massimo sforzo ma va bene così: la classifica sorride e la corsa continua. Tre punti importanti che fanno classifica e morale, ma che aiutano a comporre un quadro già molto chiaro: fin qui Pioli ha portato a casa  22 punti su 27, in nove partite di campionato ha pareggiato il derby all’esordio, perso col Napoli e vinto tutte le altre volte (7). Ha preso la squadra al nono posto e l’ha guidata al quinto, era a -8 dal Milan, ed ora è a +1 (ma i cugini rossoneri  hanno una gara in meno). La media punti per gara fa 2,44, da quando c’è Pioli  solo il Napoli ha fatto meglio (24 punti). Aggiungendo che il gruppetto di testa (Juventus, Roma, Napoli) tra poco tornerà a spendere energie in Europa è facile capire come l’aria in casa Inter sia delle migliori. L’era De Boer sembra lontana un secolo. «E’ importante aver creato diverse occasioni da gol senza mai avere concesso un tiro agli avversari. Ma ora niente sguardi alla classifica», ha detto Stefano Pioli. Che però la classifica, di certo, la guarda eccome.
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