TERREMOTO
8:00 am, 20 Gennaio 17 calendario

La sequenza sismica è ancora attiva

Di: Redazione Metronews
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Continua a tremare la terra tra le province di Rieti e l’Aquila, anche se le scosse sono di minore magnitudo rispetto ai giorni scorsi. L’Ingv sottolinea che “la sequenza continua a essere molto attiva nella parte meridionale tra le province dell’Aquila (Montereale, Pizzoli, Capitignano, Campotosto, Cagnano Amiterno) e Rieti (Amatrice)”.
Quasi 50mila scosse. Il numero di scosse ha superato complessivamente il numero di 48.200 dal 24 agosto 2016. Rispetto all’ultimo aggiornamento di ieri, 20 gennaio, non si sono registrati eventi di magnitudo maggiore o uguale di 4.0, mentre sono stati 5 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4 localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell’Ingv, prevalentemente nell’area a sud tra le province dell’Aquila e Rieti.
L’Anci. «È una vera e propria emergenza, i  sindaci non ce la fanno più. Chiederemo al governo un provvedimento straordinario». È quanto ha dichiarato ieri il sindaco di Catania e  presidente del Consiglio nazionale dell’Anci, Enzo Bianco, in occasione del Consiglio nazionale dell’Anci, che si è tenuto in Campidoglio legato all’emergenza terremoto e maltempo. Ed ha ancora aggiunto: «Da un lato il terremoto, dall’altro un’ondata di freddo e di maltempo senza precedenti negli ultimi anni». «Chiederemo a tutti – ha detto Bianco – al Governo, alle Regioni, al Parlamento, alle Forze politiche, di segnare una presenza forte. Lo ripeto, i sindaci, in questo momento, non ce la fanno più». Il presidente del Consiglio nazionale dell’Anci ha ricordato che ci  sono comuni e frazioni che sono senza energia elettrica, in una condizione di isolamento. «Una vera e propria emergenza. Chiediamo a tutti di fare la loro parte – ha proseguito –  C’è, naturalmente, da parte delle forze di polizia, dell’Esercito, della Protezione Civile, dei volontari, ma la condizione è ugualmente drammatica. Con i mezzi ordinari è impossibile farcela, ecco perché chiederemo che ci sia un provvedimento straordinario».
Stato di emergenza
Primo passo in questa direzione è comunque la dichiarazione di stato di emergenza: «Sicuramente le Regioni devono dichiarare lo stato di emergenza affinchè si possano mettere in moto tutti quei  meccanismi, anche quelli più semplici come il volontariato. Piccole cose, che aiutano anche in questo momento», ha spiegato il sindaco di Bari Antonio De Caro partecipando ieri al Consiglio nazionale dell’Anci. «Abbiamo chiesto di fare intervenire l’Esercito – ha ricordato De Caro – ma abbiamo bisogno di creare un meccanismo con una filiera più stabile quando accadono queste cose».
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20 Gennaio 2017
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