TERREMOTO
8:53 pm, 18 Gennaio 17 calendario

È mobilitazione generale per garantire i soccorsi a tutti

Di: Redazione Metronews
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ROMA Attivate tutte le procedure di emergenza, coinvolte tutte le strutture operative e messe in campo tutte le forze disponibili. A confermare la “mobilitazione generale” è stato il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio. Il mix tra terremoto, macerie pregresse, venti ghiacciati e muri di neve alti due metri sta rendendo difficile portare soccorso nelle zone colpite dalle nuove scosse. «Gli operatori stanno incontrando difficoltà al limite del proibitivo – ha confermato Curcio – diverse zone non sono state ancora raggiunte». Per l’accoglienza degli abitanti di case lesionate è stato riavviato il sistema delle strutture alberghiere.
Vigili del fuoco e soldati
Oltre ai 750 vigili del fuoco già presenti nelle zone del sisma, altri 100 sono stati inviati in queste ore e tra loro anche unità specializzate per la possibile attività di ricerca sotto le macerie. «Purtroppo anche gli elicotteri, decisivi in queste situazioni, fanno fatica ad intervenire per il maltempo», ha precisato il portavoce dei vigili, Luca Cari. È stata rafforzata anche la presenza dei militari. «Abbiamo usato tutti i mezzi che avevamo in zona e stiamo mobilitando anche i varchi alpini cercando di dare una risposta a 360 gradi – ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti – sono partiti sia i reggimenti del Sud, quindi quelli più vicini dal casertano e da Foggia, e sono pronti anche gli uomini che abbiamo a Bologna». In campo anche polizia, carabinieri, finanza, forestale e soccorso alpino. Occorre fare presto, perchè vi sono ancora zone isolate che non sono state raggiunte. Anche a causa delle bufere che imperversano da giorni, ci sono intere comunità a corto di scorte alimentari e a rischio di ipotermia.
Stress insostenibile
«Abbiamo superato le 45 mila scosse dallo scorso 24 agosto – ha ricordato il capo della Protezione civile – le persone che abitano nel territorio colpito purtroppo vivono uno stress e un disagio quotidiano». Tanto che ci si sta preoccupando anche della tenuta psicologica degli sfollati. «Per molti di loro ogni nuovo evento sismico è la riattivazione di un forte trauma – ha sottolineato Giuseppe Tolve, psicologo impegnato nel progetto avviato da Intersos con Psy + onlus – nei terremotati si riscontra un senso di smarrimento e di totale precarietà. La loro percezione è quella di non avere più controllo su nulla».
Stalle crollate, allarme per strage di animali
Il vero dramma è nelle campagne, con animali morti e feriti per il crollo delle stalle rese più fragili dal peso della neve. Ci sono molte strutture isolate dove non è più garantita l’alimentazione del bestiame. Coldiretti lancia l’allarme per la nuova strage di animali in un territorio a prevalente economia agricola, con una significativa presenza di allevamenti. Nelle Marche si contano 600 mucche e 5.000 pecore senza ripari. In generale solo il 15% delle strutture di protezione per gli animali sono state completate. Con la neve sono impossibili le consegne dei mangimi e la raccolta del latte. «Stiamo vivendo un incubo – dicono gli allevatori – siamo al limite e occorre un intervento immediato».
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18 Gennaio 2017
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