Roma
10:24 pm, 18 Gennaio 17 calendario

Città nel panico per il terremoto

Di: Redazione Metronews
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ROMA L’eco del sisma che ieri mattina ha piegato ancora una volta il centro Italia si è fatto sentire pesantemente anche a Roma e in provincia.
La seconda scossa, intorno alle 11:15, ha provocato fughe ed evacuazioni in diverse zone della città. Dal Centro all’Eur, la gente impaurita è uscita dagli edifici: in via del Tritone i dipendenti dell’Aifa sono scesi in strada, così come dagli uffici della Sace in via Poli e da quelli del Coni Lazio a piazzale Flaminio. Molte scuole, in via precauzionale, hanno fatto uscire gli studenti in strada o in cortile, tra questi l’istituto Caetani a piazza Mazzini, il  Leonardo Da Vinci all’Eur e il liceo Righi. Le linee A, B e B1 sono state bloccate per le verifiche del caso. I passeggeri sono stati deviati sui bus sostitutivi. Chiusa per verifiche tecniche anche la ferrovia regionale Atac Roma-Viterbo. Il servizio è tornato gradualmente regolare nel pomeriggio. «Abbiamo avuto tantissima paura. La scossa era simile a quella di ottobre», hanno raccontato alcuni cittadini che si trovavano nell’edificio che ospita la sede del Dipartimento Mobilità e Trasporti di via Capitan Bavastro alla Garbatella, dove ci sono stati anche lievi malori.
La sindaca Virginia Raggi in mattinata ha sospeso tutte le attività in cui era impegnata e ha seguito l’evolversi della situazione dalla sala operativo del Centro operativo Comunale, in contatto con la protezione civile. I controlli su scuole  ed edifici pubblici è iniziato già da ieri. «Oggi non saranno chiuse le scuole, e la Ztl (sospesa ieri per facilitare gli spostamenti privati), funzionerà regolarmente» ha assicurato la prima cittadina.
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18 Gennaio 2017
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