Il grande gioco per scoprire l’Afghanistan

MILANO Raccontare il presente attraverso un’emozionante epopea sulla storia dei rapporti tra Occidente e Afghanistan, stato che, per la sua posizione geografica, riveste un’importanza fondamentale nello scacchiere mondiale. Sarà questo l’obiettivo dello spettacolo “Afghanistan: il grande gioco” che, in prima nazionale, debutterà, da domani al 5 febbraio, all’Elfo Puccini. Così, con la regia di Ferdinando Bruni e di Elio De Capitani, sbarcherà alla Sala Fassbinder questo testo che nel 2018 avrà anche una seconda parte e che ha impegnato, nel suo totale, ben tredici tra i migliori autori inglesi per sviscerare i rapporti tra l’Afghanistan e l’Occidente, dal 1842 ai giorni nostri.
Uno spettacolo “day long”
 In realtà, si tratta di un progetto “day-long” del Trycicle Theater di Londra dove ha visto tre mesi di tutto esaurito e con repliche negli Stati Uniti. Questa di domani sarà una prima parte che narrerà i primi cinque episodi sul periodo 1842 – 1930 e che vedrà impegnato un cast di otto attori con Claudia Coli, Michele Costabile, Enzo Curcurù, Leonardo Lidi, Michele Radice, Emilia Scarpati Fanetti, Massimo Somaglino e Hossein Taheri. Un’occasione per trasportare lo spettatore all’interno di cinque storie notturne, sospese tra realismo e sogno, dove conoscere personaggi che attraversano due secoli tra semplici soldati, nobili e diplomatici senza scrupoli, spie, emiri, giovani re e regine, comandanti e mujaheddin.
ANTONIO GARBISA