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12:01 am, 13 Gennaio 17 calendario

Baustelle: Un album d’amore, in un tempo di guerra

Di: Redazione Metronews
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MUSICA “Canzoni d’amore in tempo di guerra”. Così i Baustelle definiscono i brani del loro nuovo cd, “L’amore e la violenza”. Un disco pop profondo e lieve al tempo stesso, che mescola ricordi e attualità, con un suono che rimanda all’elettronica Anni ‘80, Battiato docet.
Francesco Bianconi (con Rachele Bastreghi) ce lo racconta in esclusiva per Metro. Oggi a Milano parte l’instore nelle Feltrinelli d’Italia, che toccherà domani Firenze, domenica Torino e martedì Roma. A seguire tour teatrale da marzo.
Partiamo dal titolo: che significa?
Osservando i tempi e la realtà volevo esprimere il concetto di guerra. Perché siamo in guerra, una guerra diversa, che ti entra in casa. Così sono usciti questi due opposti, l’amore e la violenza, così presenti nelle nostre vite.
E come ci si difende?
Si sopravvive. E ci si difende con l’abitudine. Ci siamo già passati, alla fine l’abitudine vince la paura. Ma non è un disco pessimista, anzi il contrario. Vuole infondere coraggio, dare una sferzata.
Ed è il vostro disco più pop.
Sì. Oggi il pop va tanto di moda, ma noi lo siamo sempre stati. In maniera diversa, però. Perché puoi piacere ed essere coraggioso al tempo stesso. Abbiamo guardato alle cose che amiamo, da Battiato ai Kraftwerk, dagli Abba a Bryan Ferry. Ma anche a Rondò Veneziano e Viola Valentino. In un pezzo abbiamo, addirittura, campionato l’inizio della sigla di Sandokan!
E il singolo “Amanda Lear”?
Una storia d’amore finita male scomposta per flashback. Non facilissima, però poi arriva. Come sempre, c’è un po’ di autobiografia.
In “Il vangelo di Giovanni” dice di non aver più voglia di ascoltare questa musica leggera: mai pensato di fare il giurato a un talent?
Per il pop di oggi cito gli Stones: No Satisfaction! Io giurato? Se mi riempissero di soldi, sì. Ma sono timido, non so se riuscirei…
 
DIEGO PERUGINI

13 Gennaio 2017
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