La ricetta vincente del Parmigiano Reggiano
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Questa è la storia di una ricetta vincente nata nel forno di un paese e di due generazioni che decidono di fare business insieme nel segno della tradizione. Siamo a Bibbiano, paese di diecimila anime nelle prime colline emiliane e culla del parmigiano reggiano. La ricetta di questo business – approdata persino a New York, riscuotendo successo tra i palati più sopraffini – è composta dall’elemento cardine della terra emiliana, il parmigiano reggiano stagionato a ventiquattro mesi, assemblato con olio di oliva e farina del territorio. “Questi tre semplici ingredienti sono il composto delle nostre sfoglie chiamate Parmonie: gli elementi vengono amalgamati e cotti in forno, senza conservanti o lattosio e con proprietà nutritive importanti. Così il parmigiano acquista una chiave più delicata, simile ad una patatina”, racconta Gabriele Menozzi, 22enne emiliano laureato in marketing internazionale e co-fondatore di Parmonie.it
L’attività è nata seguendo la ricetta pensata da Remo Bronzoni, sessantenne fornaio del paese. Impresa attiva da due anni e a chilometro zero, quella di Remo e Gabriele: lo stabilimento si trova nella loro Bibbiano, dà lavoro a otto persone in uno spazio di 1400 metri quadrati, producendo 500 chili al giorno per un mercato anche internazionale . “I macchinari sono stati fatti su misura da un ingegnere del paese”, precisa Gabriele.
Storia millenaria quella che lega Bibbiano al parmigiano: nell’archivio di stato di Modena sono conservati manoscritti del 1159 che attestano come i monaci della zona siano stati i primi produttori di questo formaggio. “Fino a pochi anni fa il parmigiano, primo brand italiano conosciuto al mondo, è stato esportato e mangiato come formaggio a pezzi o grattugiato sulla pasta. Con le nostre Parmonie c’è stata un’evoluzione”, ricorda con orgoglio Gabriele. Parmonie ha vinto anche il contest della Cna ‘Cambiamenti 2016’ nella categoria made in Italy.
GIAMPAOLO COLLETTI
@gpcolletti
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