Casale & Scanzi raccontano l’Italia

MILANO Sul palco avevano già trovato una loro perfetta sintonia nello spettacolo “Le cattive strade”. Stasera, alle 20.30, in data unica, la coppia artistica Giulio Casale, voce e chitarra, e Andrea Scanzi, voce narrante, si ricomporrà sulla scena del Teatro Carcano per un nuovo spettacolo, “Il sogno di un’Italia”, parzialmente ispirato al libro “Non è tempo per noi” dello stesso Scanzi. 
Un esempio di Teatro Canzone che farà viaggiare lo spettatore, passando dalla morte di Enrico Berlinguer all’ultima fuga di Marco Pantani, dall’edonismo degli anni Ottanta al sangue del G8 di Genova.
Alla disanima andranno gli anni dal 1984 al 2004, ovvero i due decenni che potevano cambiare l’Italia e che non ce l’hanno fatta. Il ritratto di un Paese attraverso storie, istantanee e canzoni, da Bennato a Fossati, da Gaber a Battiato, da De Gregori a Jeff Buckley, mentre sul palco sfileranno miti e maestri, figure indelebili e eroi quasi loro malgrado.
Si andrà dal sacrificio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino alle parole disilluse di Mario Monicelli come «La speranza è una trappola», dalla promessa fatta e non mantenuta ad Antonino Caponnetto fino al Pantheon di “fratelli maggiori” che se ne sono andati troppo presto come Massimo Troisi, Ayrton Senna e il Pirata di Cesenatico.
Con il sottotitolo jannacciano di “Vent’anni senza andare mai a tempo”, lo spettacolo racconterà l’Italia con spirito critico, conservando però il desiderio di una vera ripartenza. In scena i quarantenni di oggi, proprio la generazione degli stessi Casale e Scanzi, che sognavano il cambiamento e si sono ritrovati prima Berlusconi e poi Renzi (Info: teatrocarcano.com). 
ANTONIO GARBISA