Expo, altri sei mesi per indagare su Sala
TRIBUNALE Il gip Lucio Marcantonio ha concesso altri sei mesi di indagini nell’inchiesta sui lavori per la Piastra Expo che vede il sindaco Beppe Sala, all’epoca commissario di Expo, indagato per falso ideologico e falso materiale. A chiedere la proroga era stato a dicembre il sostituto pg Felice Isnardi, che ha avocato l’inchiesta dopo che il gip aveva rigettato una precedente richiesta di archiviazione. Sala, dopo aver saputo di essere indagato si era autosospeso alcuni giorni per chiarire i contorni della vicenda.
Secondo l’ipotesi avanzata l’ex ad di Expo avrebbe retrodato alcuni verbali per accelerare le procedure, già in grave ritardo sulla tabella di marcia, per l’appalto da 272 milioni della Piastra vinto poi dalla Mantovani con un ribasso del 42% ritenuto eccessivo dai magistrati e tale da imporre l’annullamento della gara. Con la varianti poi il costo effettivo dell’opera salì a circa 260 milioni, poco meno della base d’asta.
L’inchiesta coinvolge anche il costruttore Paolo Pizzarotti, l’ex amministratore delegato del gruppo Mantovani, Pier Giorgio Baita, l’ex manager di Expo Angelo Paris, l’ex sub commissario di Expo Antonio Acerbo e i due imprenditori Erasmo e Ottaviano Cinque. METRO
© RIPRODUZIONE RISERVATA