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8:14 pm, 18 Dicembre 16 calendario

Giordania, sparatoria in mezzo ai turisti

Di: Redazione Metronews
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GIORDANIA Un gruppo di uomini armati ha ucciso dieci persone, tra cui una donna canadese e sette agenti giordani, in una serie di sparatorie e si è poi barricato con 14 turisti presi in ostaggio nell’antica fortezza crociata di Karak, rinomata località meta di visitatori stranieri in Giordania. Gli ostaggi sono stati poi liberati con un blitz dai corpi speciali della polizia. Ancora imprecisato il numero dei feriti (sarebbero quasi una trentina) come resta oscura la matrice dell’attacco, che al momento non è stato rivendicato. Le vittime accertate, oltre alla turista canadese, sono sette poliziotti e due civili giordani. Secondo quanto riferito da fonti ufficiali, il gruppo armato ha inizialmente attaccato una pattuglia della polizia sparando da una casa ed è poi fuggito a bordo di due auto.
Lungo conflitto a fuoco
Durante la fuga gli uomini armati hanno attaccato un’altra pattuglia di agenti per poi rifugiarsi nella fortezza medievale, da dove hanno sparato contro un vicino commissariato, ferendo diversi poliziotti e alcuni passanti che sono stati trasportati in ospedale. Il castello è stato circondato dalla polizia che ha effettuato il blitz. Secondo una fonte della sicurezza, non vi sarebbe stata alcuna presa di ostaggi: alcune persone sarebbero rimaste bloccate in un piano inferiore della fortezza e avevano paura di uscire a causa del conflitto a fuoco in corso tra le forze speciali e il gruppo armato.
Un labirinto di pietra
La Fortezza di Karak (o Kerak), lungo la via dei Re, in Giordania, 120 km a sud di Amman, è uno dei più importanti esempi del genio militare dei crociati. Il nome deriva dall’armeno kharka, “città”, e la costruzione di questo bastione lungo 220 metri e largo 125 fu terminata nel 1161 diventando la residenza dei sovrani della Transgiordania, il più importante feudo del regno dei crociati. In passato la Giordania, che partecipa alla coalizione internazionale a guida Usa che combatte l’Isis in Siria e in Iraq, è stata colpita da attacchi di matrice jihadista e nel 2014 il pilota di un caccia, catturato in Siria, fu bruciato vivo.
METRO

18 Dicembre 2016
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