sanità
7:38 pm, 15 Dicembre 16 calendario

La sanità pubblica è un lusso per pochi

Di: Redazione Metronews
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ROMA Liste d’attesa sempre più lunghe e percorsi a ostacoli per ottenere visite, interventi e prestazioni di fecondazione assistita; strutture in cattive condizioni; difficoltà nel rapporto con medici di famiglia e pediatri; costi elevati, limitazioni e indisponibilità dei farmaci; documentazione sanitaria incompleta; tempi biblici e burocrazia per il riconoscimento dell’invalidità e dell’handicap; criticità nella rete dell’emergenza. Sono molte le ombre nella fotografia scattata dal XIX Rapporto Pit Salute del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, dal titolo “Servizio sanitario nazionale: accesso di lusso”.
Una corsa ad ostacoli
 
Secondo l’indagine, basata su 21.493 segnalazioni giunte nel 2015 ai Pit Salute nazionale e locali, l’accesso al Ssn è sempre più per ricchi. Quasi uno su tre – il 30,5% rispetto al 25% del 2014 – lamenta difficoltà di ottenere prestazioni sanitarie pubbliche a causa di liste di attesa (54,5%), ticket (30,5%) e intramoenia (8,4%). Se diminuiscono le segnalazioni di liste di attesa per esami semplici, passate dal 36,7% del 2014 al 25,5% del 2015, crescono invece decisamente per gli interventi chirurgici (35,3% nel 2015 rispetto al 28,8% del 2014) e per le visite specialistiche (34,3% contro 26,3%).
Attese infinite
Per entrare in sala operatoria l’attesa maggiore riguarda l’ortopedia, con il 30,7% delle segnalazioni, per le visite specialistiche l’oculistica (25%), mentre per gli esami diagnostici, le ecografie sono le prestazioni per cui si attende di più (18,8%). Per fare qualche esempio, si va da 2 anni di attesa per la rimozione di protesi a 15 mesi per una mammografia, fino a un anno per una visita neurologica.
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15 Dicembre 2016
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