Altolà dell’Agcom all’assalto di Vivendi

ROMA Dopo la messa in guardia del governo, sulla scalata di Vivendi ai danni di Mediaset arriva il possibile veto dell’Agcom. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ricorda che le imprese di comunicazioni elettroniche che detengono nel mercato italiano una quota superiore al 40%, non possono acquisire ricavi superiori al 10% del Sistema Integrato delle Comunicazioni (tv, radio, editoria). Vivendi, con una quota del 24,68%, è azionista di maggioranza di Telecom Italia, principale operatore nel mercato delle comunicazioni elettroniche con una quota del 44,7%. Mediaset, invece, ha una quota del 13,3% del Sistema Integrato delle Comunicazioni. «Questi dati – scrive l’Agcom – evidenziano che operazioni volte a concentrare il controllo delle due società potrebbero essere vietate».
I francesi: “Non è un atto ostile”
Intanto Vivendi precisa che l’acquisto del 20% del capitale sociale di Mediaset «certamente non è stato sollecitato, ma non è un atto ostile». E il presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi, mette le mani avanti: «Non abbiamo nulla a che vedere con l’operazione Mediaset-Vivendi». E mentre la Lega ricorda al governo che «sono in ballo 20 mila posti di lavoro», il M5S «chiede a Gentiloni perchè si stia interessando solo per Mediaset e non abbia fatto lo stesso in altri casi simili in passato».
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