Le intolleranze alimentari non fanno ingrassare
ROMA Con il Natale alle porte e le abbuffate in vista l’occhio alla bilancia comincia ad allungarsi sempre di più. Così come le (false) speranze in diete miracolose che facciano perdere peso facilmente e velocemente. E che spesso si basano su teorie totalmente sbagliate. Come la bufala (con conseguenze molto serie per la salute) dello stretto rapporto tra intolleranza alimentare e obesità che ulrimamente gira molto soprattutto sul web. Alla domanda se questa similitudine sia vera la risposta è no. Un no secco messo nero su bianco dal recente documento realizzato dalla Società italiana di diabetologia, insieme ad altre società scientifiche fra cui l’Associazione italiana di dietetica e le Società di obesità e di nutrizione, per fornire fornire informazioni chiare e scientificamente solide. E contrastare il rischio di notizie parziali, spesso mosse solo da interessi di mercato.
«Non esiste alcun legame -sottolinea Rosalba Giacco, esperta di nutrizione della Sid- tra eventuali allergie alimentari e sovrappeso e non esistono prove scientifiche in grado di validare gli strumenti di diagnosi spesso utilizzati per sostenere il nesso tra intolleranze e obesità. Tali metodologie diagnostiche, come ad esempio il dosaggio degli anticorpi IgG4 “alimento specifici” non sono infatti riconosciute dalla letteratura scientifica. La positività di questo test non indica infatti una condizione di allergia o intolleranza alimentare, ma una semplice risposta fisiologica del sistema immunitario all’esposizione ai componenti presenti negli alimenti». Il riferimento è ai test eseguiti su vari campioni biologici (sangue, saliva, capelli) e proposti sempre più spesso nei regimi alimentari restrittivi delle “popular diets”, le diete alla moda che promettono dimagrimenti lampo.
LUISA MOSELLO
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