Mattarella arbitro degli scenari futuri

ROMA Tra domenica e lunedì potrebbe già essere affidato un incarico esplorativo da parte del Presidente Mattarella. Il capo dello Stato sarebbe contrario ad andare subito al voto, perché una maggioranza parlamentare esiste ancora, e soprattutto ci sono da affrontare i nodi della legge elettorale e anche dell’economia, con la crisi delle banche e i dubbi europei sulla manovra. Per questo l’ipotesi più probabile sembra essere quella di un governo istituzionale, affidato più probabilmente al presidente del Senato Grasso che a quella della Camera Boldrini. Alternativa molto quotata è un governo Padoan, con una caratura tecnica. Anche il Pd sembra orientato a non chiedere elezioni “immediate” ma solo “il prima possibile”, e ad appoggiare un governo istituzionale, la cui durata sarà da vedere sul campo. Possibile un voto dalla primavera in poi, soprattutto se “rendere omogenee le due leggi elettorali” viene considerato l’unico punto da affrontare, con una maggioranza il più larga possibile. Se invece si arrivasse a un governo leggermente più politico, centrato sulla stessa maggioranza attuale, a guidarlo potrebbe essere un esponente del Pd. Ieri era dato in ascesa Paolo Gentiloni, mentre Graziano Delrio rimane il renziano più affidabile per l’attuale premier e allo stesso tempo più gradito al resto del parlamento. Daro Franceschini è considerato un possibile pontiere, utilizzabile anche nel caso – improbabile – in cui Renzi volesse strappare e il resto del partito non lo seguisse. Circolano anche altre ipotesi, dalla commissaria Ue Federica Mogherini alla ministra della Difesa Roberta Pinotti. 
La Borsa
Chiunque sia dovrà fare i conti con i temi economici. La possibilità di un intervento dello  Stato nelle banche in crisi ha spinto la Borsa di Milano (+4,15%) e il comparto bancario ai massimi dal periodo pre-Brexit. Lo spread è sceso a 158 punti. Ma le avvisaglie di crisi si vedono: l’agenzia di rating  Fitch ha assegnato alle banche italiane outlook negativo.
O.BA.