In Austria Van der Bellen sconfigge i nazionalisti

AUSTRIA Primo secco stop alla temuta deriva nazionalista e populista in Europa. Il candidato indipendente, verde e progressista Alexander Van der Bellen, 72enne, ha vinto il ballottaggio nelle elezioni presidenziali in Austria. Secondo i risultati non definitivi ha ottenuto il 53,6% dei voti ed ha subito messo in chiaro: «Voglio un’Austria europeista e impegnata per i vecchi valori di libertà, uguaglianza e solidarietà». Sconfitto il candidato del Fpoe, partito di destra ultranazionalista, il 45enne Norbert Hofer.
Sventata la svolta a destra
Van der Bellen era già risultato vincitore nelle elezioni presidenziali del 22 maggio, poi annullate dalla Corte costituzionale per irregolarità nel voto postale. I risultati definitivi saranno comunicati solo lunedì, perchè lo spoglio delle schede inviate via posta inizierà dopo. Si è trattato delle elezioni più importanti della storia austriaca dopo la fine della II Guerra Mondiale, in cui Vienna è rimasta formalmente non allineata, unico Paese Ue a non far parte della Nato. La scelta – archiviata con la batosta al primo turno di aprile la rilevanza dei due partiti storici, i Popolari (democristiani) e i Socialdemocratici, che tradizionalmente si sono alternati al potere – è diventata infatti quella tra una nettissima svolta a destra (con Hofer che ha giocato sulle pulsioni più estreme) e una sorta di continuità con il passato.
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