Francesco Motta
4:41 pm, 30 Novembre 16 calendario

Motta: Un album per esorcizzare la paura

Di: Redazione Metronews
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ROMA Una delle voci più promettenti della nuova canzone d’autore il 7 dicembre sul palco del Monk. Il club di via Mirri ospita il concerto di Francesco Motta, vincitore quest’anno della Targa Tenco per il miglior album d’esordio (La fine dei vent’anni).
Come è nato in lei l’impulso di fare musica, canzoni?
Credo che tutte le persone abbiano qualcosa da dire, io ho solo scoperto di avere voglia di dirle e ho trovato il modo per farlo. A 16 anni ho avuto l’influenza per 2 settimane e in quei giorni ho iniziato a suonare tutto quello che c’era in casa.
Quali sono i solisti, i gruppi che l’hanno maggiormente influenzata all’inizio del suo percorso artistico?
Ascoltavo molta musica inglese e americana quando ero più piccolo, adesso ho smesso di fare musica come quella che reputavo “bella” allora e ho iniziato a fare musica mia.
Come ha iniziato la sua carriera?
Ho cominciato scrivendo canzoni, dopo mi sono appassionato alla musica per film e dopo ancora ho cercato di mettere tutto insieme, cuore compreso, in questo disco, La fine dei vent’anni.
Come vede la situazione musicale del nostro paese? Com’è mutata negli ultimi dieci anni?
Buona, sta cambiando qualcosa in meglio. Stiamo smettendo di parlare di musica italiana indie finalmente e questo è già un buon segno.
Cosa significa per Motta oggi fare canzoni?
Mi aiuta a esorcizzare le mie paure, le mie fragilità e metterle in versi e note.
Quanto conta il momento del concerto, del contatto diretto col pubblico?
Per me molto, soprattutto perché sono circondato da musicisti incredibili nei miei live. Abbiamo rigenerato le canzoni dell’album La fine dei vent’anni e, cosa non da poco, ci divertiamo tantissimo sul palcoscenico.
STEFANO MILIONI

30 Novembre 2016
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