Xavier Dolan/film
6:00 pm, 30 Novembre 16 calendario

Dolan: Niente paura È solo la fine del mondo

Di: Redazione Metronews
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CINEMA Tornare a casa dopo 12 anni di assenza. Tornare per dire a tutti che sarà l’ultima volta perché è la vita che se ne sta andando. Tornare e trovare una famiglia aggrovigliata in rancori senza fine, in rabbie implose, in dolori irrisolti. E andare via senza dire la sola cosa che si doveva dire. Il 27enne enfant prodige Xavier Dolan ce lo racconta in “È solo la fine del mondo”, Gran Premio della Giuria a Cannes e dal 7 dicembre in sala con cast da urlo, da Nathalie Baye a Marion Cotillard, da Gaspard Ulliel a Vincent Cassel a Léa Seydoux. E pensare che all’inizio a Dolan non era piaciuta questa storia, tirata fuori da un testo teatrale del 1990 di Jean-Luc Lagarce, l’autore contemporaneo più rappresentato oggi in Francia, morto di Aids nel 1995.
Poi cosa è successo? «Il tempo sistema le cose, io sono cresciuto e finalmente ho capito il testo e quello che vi stava dietro. Quando mi è stato proposto per la prima volta non mi ha affascinato. L’ho messo in alto, sulla scrivania, e non ci ho più pensato. Dopo aver fatto altri film, mi è tornato in mente e oggi direi che è il mio film preferito, il più adulto, completo perché gli attori si muovono all’unisono e la musica è perfetta». Così Dolan che, anche in faccia a chi ha criticato questo film, ripete: «Conosco i miei film e gli errori che ho fatto, quindi cerco di non rifarli, magari ne faccio altri, ma questo penso sia il mio miglior film, anche se per me girare è sempre una festa, anche nei momenti di crisi, un’euforia, perché il cinema mi dà la possibilità d’incanalare e gestire la mia rabbia».
 
SILVIA DI PAOLA

30 Novembre 2016
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