Mantova al top
6:00 pm, 27 Novembre 16 calendario

Qualità della vita Fra le big tiene solo Torino

Di: Redazione Metronews
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ROMA.  C’è un nuovo leader a guidare la classifica annuale di Italia Oggi-Università La Sapienza sulla qualità della vita nelle  centodieci province italiane: è Mantova. Che spezza, nel 2016, la lunga serie positiva di Trento (ora seconda), al primo posto senza interruzioni dal 2011. Altro nuovo ingresso sui gradini più alti del podio è Belluno, terza, in salita dall’ottava posizione. All’ultimo posto Crotone, sebbene, rispetto alle altre province meridionali, presenti elementi di discontinuità. Qui, infatti, il tenore di vita è accettabile. E la provincia è addirittura ricompresa nel gruppo delle più virtuose nelle dimensioni criminalità e popolazione. In generale, resta ampia la frattura tra Nord e Sud del Paese e la maggioranza degli italiani vive “male”. Dai dati del 2016 emerge che sono 56 su 110 le province nelle quali la qualità della vita è risultata buona o accettabile, contro le 53 della passata edizione. Un timido miglioramento, quindi c’è stato, ma ancora il 53,9% degli italiani vive in territori dove la qualità della vita è scarsa o insufficiente. A livello di macro-aree, Nordest e Centro reggono meglio il colpo della crisi, di contro soffre il Nordovest e in particolare il Sud e le Isole.
Male i centri urbani
Un peggioramento si registra invece in tutte le metropoli con popolazione superiore a un milione di abitanti, in particolare per la diminuzione del tenore di vita, che nelle ultime due edizioni ha invertito la tendenza osservata nei tre anni precedenti, e la scarsa qualità ambientale (che in tutte non migliora né peggiora). Unica eccezione Torino, che sale dal 76esimo al 70esimo posto. Netto soprattutto il calo di Roma. La Capitale crolla dalla posizione 69 a quella 88 e perde ben 31 posizioni dal 2014. Passo del gambero pure per Milano (da 49 a 56), e Napoli (da 103 a 108).  Tra gli elementi critici sottolineati nel rapporto c’è anche la difficoltà per la classe politica italiana di migliorare le condizioni di benessere dei cittadini: «Nelle decisioni politiche è rilevante il brevissimo periodo – ricorda lo studio -, mentre per migliorare la qualità della vita dei cittadini è necessario formulare un piano coerente nel lungo periodo, che richiede necessariamente una “visione” del futuro».
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27 Novembre 2016
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