Rottamare le cartelle adesso è legge
ROMA Addio ad Equitalia e rottamazione delle cartelle (estesa anche ai Comuni che non affidavano a Equitalia la riscossione). Sono le due novità più attese dai contribuenti, che ora diventeranno realtà dopo il voto di fiducia del Senato sul decreto fiscale (162 voti a favore, 86 contrari e un astenuto) sul testo già approvato dalla Camera, che così diventa legge. Via sanzioni e interessi di mora per i carichi Equitalia: si pagheranno solo le somme iscritte a ruolo a titolo di capitale, nonchè gli interessi legali e di remunerazione. Passano da 4 a 5 le rate previste dalla “rottamazione”: tre nel 2017 e due nel 2018. Inclusi i ruoli emessi fino a tutto il 2016. Il termine per la presentazione delle istanze slitta a fine marzo 2017; la risposta di Equitalia arriverà il 31 maggio. La rottamazione è estesa ai Comuni che non affidavano a Equitalia la riscossione ma la effettuavano direttamente o tramite altro soggetto privato. Infine addio agli studi di settore, dal 2017 arrivano gli indici di affidabilità collegati a livelli di premialità per i contribuenti più virtuosi.
La fine di Equitalia
Equitalia viene abolita e le sue funzioni passano all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, un Ente strumentale dell’Agenzia delle Entrate sottoposto al ministero dell’Economia. L’ad diventa commissario straordinario per gestire la transizione. Il personale viene trasferito al nuovo ente: non ci sarà una nuova selezione ma una “ricognizione delle competenze”. La nuova agenzia potrà svolgere attività di riscossione anche per i Comuni. Stop alla scadenza unica del 16 giugno per i versamenti. Dal 2017 si paga in due tranche. Slitta dal 16 al 30 giugno il termine per il pagamento di Irpef, Irap e Ires; mentre la scadenza per Imu e Tasi resta al 16 giugno. Arriva la “tregua” estiva. Saranno sospesi dal 1° agosto al 4 settembre ogni anno i termini per rispondere alle lettere di accertamento e non si applicherà il termine dei 30 giorni per pagare le somme dovute dopo i controlli.
Riaperti i termini per il rientro dei capitali
Il decreto fiscale prevede la riapertura dei termini della procedura di collaborazione volontaria per il rientro dei capitali detenuti all’estero fino al 31 luglio 2017. Si può presentare istanza se il contribuente ha aderito entro il 30 novembre 2015, limitatamente alle violazioni per attività in Italia. Si potrà presentare istanza anche se ci si è già avvalsi della voluntary per profili internazionali.
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