Sergio Rubini/La stoffa dei Sogni
5:06 pm, 22 Novembre 16 calendario

Rubini & Fantastichini tra Eduardo e Shakespeare

Di: Redazione Metronews
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CINEMA L’amore, la poesia, il bisogno di teatro come di pane, il desiderio di raccontare e di sentire raccontare e poi due giganti che in tutto questo si sono diversamente esercitati, Shakespeare e Eduardo. Lontani che di più non si può e, insieme, vicinissimi perché uniti dal bisogno di poesia. Vuole esserci tutto questo dentro “La stoffa dei sogni” (dall’1 dicembre in sala) firmato da Gianfranco Cabiddu che mixa appassionatamente “La Tempesta”, l’isola prigione dell’Asinara e l’omaggio a un teatro che vuole essere una necessità. Protagonisti Ennio Fantastichini e Sergio Rubini.
Ma che cosa è oggi per Rubini il mestiere dell’attore?
È fatto di empatia con la scenografia, con i colleghi, con quello che ti sta intorno, una magia che a un certo punto ti fa  somigliare davvero a ciò che ti circonda, alle persone e ai luoghi.
In una frase del film si dice “più marce sono le mele, meno si pretende dal cesto”. Allude allo stato dello spettacolo oggi in Italia?
Dico soltanto che io non pretendevo di far resuscitare Shakespeare e Eduardo con questo film, ma che loro possano essere un problema, come ho sentito da qualcuno, mi lascia parecchio perplesso. È questo lo stato della cultura in Italia.
E, allora, che cosa si aspetta dal suo futuro prossimo venturo?
Sto provando a scrivere un film, sto provando a scrivere una serie televisiva.
Trova interessante la Tv oggi più di ieri?
Penso che la televisione salverà il cinema. Oggi è il luogo che raccoglie più denaro, che al momento ha più idee e che salverà il cinema d’autore che mai come oggi ha bisogno di essere aiutato. Ormai si guardano film ovunque, perciò bisogna dare a un film ogni opportunità e non solo pensare che possa essere visto in sala.
SILVIA DI PAOLA

22 Novembre 2016
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