referendum
7:24 pm, 20 Novembre 16 calendario

Rush finale per il voto lo scontro si infiamma

Di: Redazione Metronews
condividi

ROMA «Con il no fermate il Paese e difendete la casta». «Non è vero, vogliamo cambiare, ma non con una riforma mal fatta come questa». Il presidente del Consiglio Matteo Renzi parla, il segretario della Fiom-Cgil Maurizio Landini risponde. Nello studio di “In 1/2h”, intervistati da Lucia Annunziata, i due mettono in evidenza buona parte delle distanze che, in vista del referendum del 4 dicembre, dividono i fronti del Sì e del No. «Ho il sospetto che la riforma non l’abbia letta – dice Renzi al suo interlocutore – glielo dico con rispetto. Bisogna cambiare le cose, non difendere i privilegi della politica».
Non bisogna dividere il Paese
«La Cgil ha discusso e fatto proposte sulla riforma – risponde Landini -. noi tra l’altro abbiamo partecipato alle audizioni e mandato le nostre proposte. Non siamo contrari a cambiare la Costituzione, ma siamo contrari a questi cambiamenti perché li consideriamo sbagliati. E non accetto quest’idea per cui chi è per il Sì è per il cambiamento, e chi è per il No non vuole cambiare». Poi si arriva alla discussa espressione “accozzaglia”, usata dal premier per indicare il fronte del No. Landini accusa il premier di «dividere un Paese che per le difficoltà che attraversa ha, al contrario, bisogno di maggiore unità. Continuare a dividere fa male». Il premier risponde: «Io non ho definito “accozzaglia” chi non vota per me, però mi chiedo come sia possibile costruire qualcosa tra forze tanto diverse, che non la pensano allo stesso modo».
Il Paese delle meraviglie
Allo sforzo per l’unità del Paese chiesto dal leader Fiom, Renzi risponde secco: «Bisogna ascoltarsi, volersi bene e fare le cose insieme… lei vive in un Paese delle meraviglie, io invece voglio cambiare le cose in Italia». I temi legati al lavoro vengono toccati appena: Renzi è convinto che la vittoria del Sì migliorerebbe il Paese perché le politiche attive del lavoro diventerebbero nazionali. Per Landini la riforma peggiora il Paese su più fronti.
METRO

20 Novembre 2016
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo