La Roma scivola Juventus in fuga

CALCIO Max Allegri aveva detto di non sentirsi in fuga, dopo il successo (facile, ma non avrebbe potuto essere altrimenti) contro il Pescara. Non pensava forse che la Roma avrebbe potuto cadere in quel di Bergamo, contro la scatenata Atalanta di Gasperini. Ecco, appunto: i giallorossi non sono stati capaci di capitalizzare il vantaggio di Perotti (su rigore) e alla fine sono stati pure battuti. Pareggio (fortunoso, ma cambia poco) di Caldara, rete su rigore nel finale di Kessié, guarda caso uno che alla Juve piace parecchio. E il Milan grazie al pari nel derby l’aggancia pure al secondo posto.Non è però questo il punto: il fatto è che la squadra di Spalletti fuori casa ne imbrocca poche, avendo già perso tre delle sette trasferte affrontate. Lontano dall’Olimpico, i presunti rivali principali della Signora hanno segnato solo dieci gol subendone altrettanti: numeri che stridono con le sei vittorie su sei ottenute davanti al pubblico amico, con venti gol realizzati e solo quattro subiti. Impossibile allora tenere il ritmo della Juve, che ha fin qui vinto 11 delle 13 patite disputate e che, nonostante turnover più o meno voluti, ha preso il largo e minaccia di non voltarsi più indietro. Per di più, Allegri ha aggiunto nel suo motore il 16enne Kean, primo 2000 a esordire in serie A: se ne sentirà parlare a lungo.
Detto questo, ha ridato segnali di vita il Napoli (2-1 a Udine, con un ritrovato Insigne) e si sono tutte aggiudicate i tre punti le squadre con l’Europa nel mirino: la Lazio ha battuto il Genoa (3-1: Anderson, Biglia e Wallace, Ocampos per i rossoblù), il Toro ha sfruttato il solito super Belotti (ma il primo gol era in fuorigioco) per vincere a Crotone e la Fiorentina (che deve sempre recuperare il match contro il Genoa) si è imposta 4-0 a Empoli (doppiette di Ilicic e Bernardeschi). Quanto alla coda, Palermo e Crotone paiono già ai saluti. 
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