Brexit
9:17 pm, 17 Novembre 16 calendario

Brexit, scoppia la guerra fra Prosecco e Fish and Chips

Di: Redazione Metronews
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UE  Battaglia “spumeggiante” fra Roma e Londra sulle conseguenze economiche della Brexit. Boris Johnson, agguerrito ministro degli esteri britannico,  ha avvertito che all’Italia converrebbe schierarsi a favore della permanenza britannica nel mercato unico per continuare a vendere il prosecco nel Regno Unito.  La risposta del ministro dello sviluppo economico italiano, Carlo Calenda, non si è fatta attendere: ricordando un recente incontro con Johnson, Calenda ha detto di giudicare offensivo pensare che l’Italia possa decidere la sua linea sulla Brexit in base all’export del prosecco. “Di fatto mi ha detto: ‘Non voglio la libera circolazione delle persone, ma voglio il mercato unico”, ha raccontato il ministro italiano a Bloomberg Tv. “Gli ho risposto ‘non se ne parla’. E la sua risposta è stata: ‘Ok, ma tu vendi un sacco di Prosecco in Gran Bretagna….e ce lo permetterai perché non vuoi perdere l’export di prosecco”. E Calenda: “Ok, ma tu venderai meno ‘fish and chips’. E io venderò meno Prosecco in un solo Paese, tu ne venderai meno in 27. Ma mettere le cose su questo piano”, ha aggiunto, “è un po’ offensivo”.  Più in generale Calenda ha contestato l’approccio dell’intero governo di Londra al negoziato sulla Brexit: “La mia sensazione è che ci sia molta confusione.. Il che ad essere onesti è inaccettabile”.
Il boom del prosecco
Resta il fatto che il prosecco registra un boom di export (+12% nel primo semestre 2016), e una bottiglia su tre va in Gran Bretagna. Per Coldiretti “La Gran Bretagna è diventato nel 2016 il primo mercato mondiale di sbocco dello spumante italiano con le bottiglie esportate che hanno fatto registrare un aumento record del 38% nel primo trimestre consentendo il sorpasso sugli Stati Uniti”. “In Gran Bretagna – sottolinea la Coldiretti – sono spedite il 30% delle bottiglie di spumante esportate, in pratica quasi 1 su 3. La Gran Bretagna è il quarto sbocco estero dei prodotti agroalimentari nazionali Made in Italy con un valore annuale di ben 3,2 miliardi ed una tendenza progressiva all’aumento”.  La voce più importante è rappresentata dal vino, con un valore di 746 milioni di euro di esportazioni nel 2015, di cui una quota di 275 milioni di euro appartiene al prosecco. 
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17 Novembre 2016
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