Pif/La mafia uccide solo d’estate
6:00 pm, 15 Novembre 16 calendario

La mafia secondo Pif diventa una serie tv

Di: Redazione Metronews
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TELEVISIONE «Il titolo era nato per caso ma purtroppo non è una verità», ci dice Pif, sul suo La mafia uccide solo d’estate, sorprendente film d’esordio in cui ha provato ed è riuscito a raccontare la mafia in salsa tragicomica. Oggi per quel racconto e per Pif inizia un’altra storia. Sul piccolo schermo, dove dal 21 arriva in prima serata (Rai 1) la serie La mafia uccide solo d’estate, 12 episodi, 6 puntate, regia di Luca Ribuoli e protagonista la famiglia palermitana al centro del soggetto di Pierfrancesco Diliberto che però lo spettatore non vedrà sullo schermo.
Perché? «Sarò solo un io narrante perché non me la sono sentita di fare la regia, temevo di non avere il giusto distacco» dice Pif per cui  questa serie è «praticamente un sogno che si realizza  perché è un’occasione di allungare il discorso e dar voce ai tanti che sono morti per mano della mafia e che nessuno ricorda,ai buoni che in Sicilia ci sono e di cui non si parla, ma anche perché le serie tv entrano nelle case degli italiani, più del cinema. Così anche i mafiosi potranno vedere sul divano di casa una storia che li prende in giro, e parliamo di gente che non ha il minimo senso dell’umorismo».
Quello che invece aveva quell’eroe morto per mano mafiosa che risponde al nome di Peppino Impastato. Indimenticato e che Pif oggi vuol ricordare così: «Voglio dire che è grazie a lui se oggi si può prendere in giro la mafia senza che ti succeda niente.A lui e a persone come Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, dei miti. Ma potenzialmente tutti possiamo essere come loro nella nostra vita.Io me lo ripeto ogni mattina quando mi sveglio. E questo non riguarda solo i siciliani, la mafia non è un problema solo del Sud».
 
SILVIA DI PAOLA

15 Novembre 2016
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