The Pride allo Strehler con Luca Zingaretti
TEATRO. Un testo costruito su un’alternanza tra due storie distinte che si svolgono in periodi diversi, il 1958 ed il 2015. A scriverlo è il premiato drammaturgo e sceneggiatore greco Alexi Kaye Campbell che, prima di passare alla scrittura, ha lavorato per molti anni come attore. Naturale quindi che il suo “The Pride”, di scena da domani al 4 dicembre, al Teatro Strehler richieda grandi doti attoriali. Ad interpretarlo sarà il romano Luca Zingaretti, classe 1961, noto al grande pubblico per il suo commissario Montalbano e qui impegnato anche nella veste di regista a capo di un cast che lo vedrà al fianco di Valeria Milillo, Maurizio Lombardi ed Alex Cendron. Al centro della scena due storie distinte, ambientate in anni diversi, ma nella stessa città, Londra, e apparentemente senza nulla in comune, che, nel loro dipanarsi, generano riflessi e rimandi intorno al tema centrale dell’identità. Una si svolge nel ‘58 ed ha per protagonista Sylvia, un’ex attrice reduce da un esaurimento nervoso, che sta lavorando alle illustrazioni del libro di Oliver, uno scrittore per ragazzi. Non vede l’ora di presentarlo al marito Philip e quella sera, finalmente, usciranno a cena insieme. Quel lavoro è un’occasione importante per lei e ci tiene che i due uomini più importanti della sua vita vadano d’accordo. L’altra storia si ambienta nel 2015 ed è una serata da incubo con Oliver, un giornalista gay, che ha appena rotto con Philip, un photoreporter con il quale ha avuto una storia di due anni. Sylvia, amica di entrambi, cercherà di indagare i motivi per cui Oliver sta cercando di sabotare una relazione importante come quella che ha con Philip (Info: piccoloteatro.org).
Antonio Garbisa
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