Trovato un feto gettato negli scarichi

FROSINONE Il feto di un neonato è stato ritrovato all’interno del tubo di una fossa biologica da alcuni operai chiamati dai condomini di un palazzo tra Frosinone e Ferentino per l’improvvisa otturazione della rete fognaria. Sconcertante la scoperta fatta dagli addetti allo spurgo che si sono trovati di fronte al feto di un bambino. In verità l’operaio aveva scoperto il feto, già sviluppato e di una lunghezza di una ventina di centimetri, il giorno precedente ma, credendolo un semplice involucro di plastica, lo aveva abbandonato sul terreno e solo la pioggia ha poi rivelato cosa fosse. Immediatamente è stata allertata la polizia che ha individuato una donna straniera, una 20enne romena che vive nel palazzo insieme ad un connazionale 30enne.
Un biglietto per visita al consultorio
Da quanto si apprende, la ragazza si è avvalsa della facoltà di non rispondere, e per questo si procederà molto probabilmente con il test del Dna. Nel frattempo, in casa della giovane sono stati sequestrati farmaci per l’ulcera che sarebbero serviti per un aborto pilotato. Nello stesso appartamento è stato ritrovato anche un biglietto di prenotazione presso un consultorio, che rafforza l’ipotesi che fosse proprio la ventenne ad avere avuto in tempi recenti una gravidanza, poi interrotta. La ragazza risulta indagata. Le  ipotesi in campo vanno dall’interruzione volontaria della gravidanza senza l’assistenza medica, che prevede la pena della reclusione fino a 6 mesi, all’induzione all’aborto, punita con la pena della reclusione fino a 3 anni. Le indagini proseguono per scoprire tutti i risvolti della vicenda. Il feto, sotto sequestro presso l’obitorio dell’ospedale di Frosinone, sarà sottoposto agli accertamenti medico legali, sia per capire le cause dell’aborto sia per effettuare le comparazioni del Dna necessarie per individuare in modo incontrovertibile i genitori.
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