LUDOPATIE
9:11 pm, 8 Novembre 16 calendario

Sale slot e videopoker L’assedio è in periferia

Di: Redazione Metronews
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ROMA Via le sale slot e i videopoker dal centro storico e dalle aree pedonali, limitazioni per gli orari in cui sarà consentito giocare in tutto il territorio comunale (dalle 10 alle 14 e dalle 18 alle 22 e divieto assoluto nei festivi), e regole più stringenti per limitare il rischio di ludopatie:  limiti di distanza di 500 metri dai luoghi “sensibili” come  scuole, centri sportivi, chiese, caserme e sportelli bancomat. Sono i punti salienti della delibera consiliare depositata la scorsa settimana, e annunciata ieri dalla sindaca Virginia Raggi su Facebook. Un’iniziativa che ricalca un provvedimento già elaborato nel 2012 dal consigliere Pd Dario Nanni, che stava per diventare operativo nel 2014, e giudicata come «un primo passo» dalla Caritas, specie per le limitazioni orarie.
In molti però, dal Codacons alle opposizioni, hanno criticato la discriminazione tra  il centro storico, dove il fenomeno è meno diffuso, e le periferie. «Lontano dal I Municipio affrontiamo un’emergenza paragonabile alle dipendenze da sostanze stupefacenti» ha spiegato a Metro Germana Cesarano, responsabile dell’associazione “Magliana 80”. «Da un anno abbiamo aperto uno sportello dedicato alle ludopatie, in due mesi il servizio è stato saturato, non abbiamo più un posto disponibile», ha aggiunto.
«Ben vengano le limitazioni, ma sarebbe utile investire di più nella prevenzione» ha ragionato Guglielmo Masci, responsabile del progetto Sos azzardo (visibile anche sul sito sosazzardo.eu), che ha fornito alcuni dati relativi alla periferia: «Nel Lazio i giovani sotto i 19 anni attratti dalle sale slot sono il 46%, a Roma raggiungono il 49%, e in periferia (dati relativi al territorio coperto dall’Asl RMD) sfiorano il 53%». E sulle limitazioni relative ai bancomat, chiosa: «Magari è un deterrente, ma in periferia, secondo una ricerca della Camera di Commercio del 2016, è stato sottolineato come in prossimità di videopoker e affini siano sorti altrettanti “compro oro”, una coincidenza inquietante».
PAOLO CHIRIATTI

8 Novembre 2016
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