Agnus Dei/Anne Fontaine
5:00 pm, 8 Novembre 16 calendario

Fontaine: La vita è al di sopra di tutto

Di: Redazione Metronews
condividi

CINEMA La salvezza arriva dalle donne? Forse no ma fortemente arriva dalle madri. Come ci suggerisce questo sconvolgente “Agnus Dei” firmato da Anne Fontaine, applaudito al Sundance, selezionato dalla Francia per la corsa agli Oscar e dal 17 in sala. Storia, tirata fuori dalla realtà, di suore violentate da soldati, di novizie che partoriscono di nascosto, di suore che strappano i bimbi alle madri per evitare la vergogna e li uccidono.
E storia di dubbi (“Nella fede ci sono 24 ore di dubbi e un minuto di speranza”) che arriva dalla Polonia del 1945, ma parla di ogni presente.
Perché secondo Anne Fontaine?
Perché si tratta di una storia incredibile. Secondo le note scritte da Madeleine Pauliac, il medico della Croce Rossa che ha ispirato il film, 25 di loro furono violentate dai soldati sovietici che neppure ritenevano di compiere qualcosa d’ignobile, 20 furono uccise e cinque rimasero in stato interessante, una verità che le autorità si rifiutano di divulgare. E le donne continuano a essere oggetto di simili fatti disumani nei paesi in guerra di tutto il mondo. La storia è di ieri e di oggi.
Ma il film parla anche di maternità e speranza…
Sì, mostro che la nascita della vita è alla fine più importante di ogni cosa.
La protagonista, interpretata dall’emergente Agata Buzek, medico della Croce Rossa, racconta la forza delle donne nella violenta società degli uomini?
Proprio così, decide di trasgredire in nome della vita e a prescindere dalle sue credenze religiose. Io ho sempre amato il tema della trasgressione ma per me questa è stata anche un’occasione per raccontare il rapporto tra religione e ragione.
SILVIA DI PAOLA

8 Novembre 2016
© RIPRODUZIONE RISERVATA