Knight: In Kubo c’è tutto me stesso
CINEMA Kubo,figlio illegittimo di un samurai e di una donna che ha rinunciato alla propria immortalità. Kubo reclamato dal mondo degli spiriti e che corre con un samurai scarafaggio e una scimmia parlante. Kubo che s’incammina sui tortuosi percorsi dell’avventura come gli eroi delle sue favole imparando dalla morte cos’è la vita. Ecco Kubo e la spada magica, firmato da Travis Knight, animatore e presidente della Laika, al suo debutto in regia che racconta: «Sin dall’inizio ho lavorato pensando che volevo realizzare qualcosa che fosse, sia pure nella sua originalità, accostabile ai grandi classici amati da bambino, da Star Wars a Tolkien, qualcosa che affrontasse in modo audace grandi temi». Ma il tutto è imbevuto di cultura giapponese: «Sono andato in Giappone per conoscere questa straordinaria cultura e posso dire che nel mio primo film ho fuso 2 grandi passioni, quella per l’animazione e quella per il Giappone. E poi ho messo tutto me stesso, anche se mi terrorizzava perché penso che solo parlando con sincerità di sé si parla al mondo e si creano storie che abbiano un cuore».
SILVIA DI PAOLA
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