Dal Campidoglio l’addio a Roma Metropolitane

ROMA La dismissione delle partecipate annunciata dall’amministrazione a Cinque Stelle parte da Roma Metropolitane. La società impegnata nella gestione, progettazione e realizzazione delle linee della metro capitolina.
Il tema sarà al centro del Consiglio comunale straordinario convocato per oggi. La notizia è stata data dall’assessora ai Trasporti Linda Meleo, tramite un post su Facebook, nel quale viene criticata soprattutto la gestione della Metro C: «È una delle grandi incompiute della Capitale: anni di sperperi, costi lievitati a causa di innumerevoli varianti al progetto e un’attesa per i romani che sembra infinita. Per non parlare delle inchieste, dei riflettori puntati dell’Autorità Anticorruzione e della lente d’ingrandimento della Corte dei Conti sul danno erariale. È ora di dire basta agli sprechi. Vogliamo lanciare un’operazione verità e raccontare ai cittadini cosa è successo in tutti questi anni». L’opera, secondo i magistrati contabili, è costata 250 milioni di euro all’Erario.
Resta da capire quale sarà il futuro dei dirigenti e dei dipendenti della partecipata, per i quali i sindacati sono preoccupati: «Durante un incontro con le organizzazioni sindacali del 20 ottobre scorso, l’assessore alle Partecipate Massimo Colomban aveva puntualizzato che sarebbero serviti due mesi per stilare un piano su queste società. La stessa sindaca Raggi aveva ribadito in una riunione  il suo impegno a tutelare i lavoratori. Diamo dunque per scontato che il futuro occupazionale dei dipendenti di Roma Metropolitane non sia minimamente compromesso da una simile decisione perché sarebbe davvero un pessimo segnale far pagare loro colpe che non hanno, in piena continuità con la peggiore politica degli anni passati» ha commantato ieri il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio Michele Azzola. Le stesse critiche mosse da Paolo Terrinoni e Francesco Sorrentino della Cisl.
Mozione su Atac
L’Assemblea capitolina ha approvato ieri all’unanimità, la mozione M5S, che prevede l’impegno per  sindaca e Giunta «a rifiutare qualsiasi proposta di commissariamento e/o cessione di Atac, e a intraprendere ogni azione possibile volta al risanamento dell’Azienda».
METRO