Sul caos rifiuti Muraro evoca la regia occulta

ROMA Sulla raccolta dei rifiuti, e in particolare di quelli ingombranti, infuria la polemica dopo l’intervista rilasciata a Repubblica, in cui la sindaca Raggi ha ipotizzato che  frigoriferi, comò e affini, abbandonati accanto ai cassonetti siano aumentati negli ultimi mesi in modo sospetto. Ma senza indicare i presunti responsabili di un ipotetico disegno, volto forse a screditare l’operato del Comune.
Un’ipotesi rilanciata ieri anche dall’assessore ai Rifiuti Paola Muraro, che in commissione Ambiente ha detto: «In questi due giorni, ad esempio, hanno pulito piazza Giureconsulti e ieri c’era un materasso. Sembra ci sia una volontà, perché dove trovano pulito là scaricano materassi». E ancora: «Noi stiamo valutando e studiando il sistema, troviamo molti sacchetti neri accanto ai cassonetti e dentro ci troviamo molto materiale indifferenziato. Dovremmo monitorare anche le utenze fantasma, come quelle di molti bed&dreakfast. A Roma se metti un materasso vicino un cassonetto, viene fatta la foto e in tutto il mondo viene detto che il problema dei rifiuti non è stato risolto. Non escludo una strumentalizzazione. I rifiuti sono un gran business per Roma e noi stiamo cercando di sottrarlo».
Molti romani, e i consiglieri d’opposizione, hanno ironizzato in rete sul complotto dei frigoriferi.
L’aumento dei rifiuti ingombranti sarebbe in realtà imputabile alla sospensione del servizio che li ritirava a domicilio, dallo scorso 17 giugno, e non ancora ripristinato. «A fine novembre il servizio riprenderà», ha assicurato la Muraro.
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