Fisco
6:26 pm, 23 Ottobre 16 calendario

Ecco come funzionerà l’addio a Equitalia

Di: Redazione Metronews
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ROMA Addio a Equitalia dal primo luglio 2017, via sanzioni e interessi di mora sulle cartelle, “rottamazione” dei soli interessi per le multe. Sono i cardini del decreto fiscale del governo che, dopo la firma del presidente Mattarella, già oggi potrebbe approdare in Parlamento. Dunque dalla prossima estate Equitalia andrà in soffitta, sostituita da un Ente pubblico economico (perdendo la veste di spa) denominato “Agenzia delle Entrate-Riscossione”, sottoposto all’indirizzo e alla vigilanza del ministero dell’Economia. Il nuovo Ente sarà presieduto dal direttore dell’Agenzia delle Entrate. «È una riforma che migliora la capacità di riscossione – ha precisato il ministro Padoan – e ci permette di velocizzare il nuovo approccio al rapporto tra Fisco e contribuente basato sulla collaborazione».
Polemiche sui dipendenti
Strascico polemico sui dipendenti Equitalia, che manterranno il contratto privatistico. Nel testo del governo si parla di una «selezione e verifica delle competenze» e questo ha messo in allerta i sindacati. Ma il viceministro all’Economia, Enrico Zanetti, ha subito precisato che «il passaggio nel nuovo Ente sarà per tutti senza soluzione di continuità e nel mantenimento delle posizioni giuridiche e contrattuali». Quanto alle cartelle, nel decreto si prevede una “rottamazione” con il pagamento della sola quota capitale e l’esclusione di sanzioni e interessi di mora. Il governo ha però precisato che saranno escluse le multe per violazione del Codice della strada. Per queste ultime, trattandosi di sanzioni amministrative, l’alleggerimento si potrà applicare «limitatamente agli interessi».
Renzi: interessi vergognosi
«In Italia c’è un sistema fiscale, fatto dal ministro Visco, che se non hai pagato una multa ti mangia tutto quello che può. Noi lo manderemo in pensione – ha commentato il premier, Matteo Renzi – non c’è condono: se hai preso una multa la paghi, ma senza gli interessi vergognosi di ora». Secondo le previsioni l’operazione porterà nel 2017 un gettito di 2 miliardi. Il decreto prevede inoltre fino al 31 luglio 2017 la riapertura dei termini per la “voluntary disclosure”, che consente agli italiani con attività finanziarie o patrimoniali all’estero non dichiarate al Fisco di sanarle. Non potrà partecipare chi ha già presentato istanza in precedenza e il testo finale non contiene più la contestata aliquota forfait al 35%, ma le normali aliquote progressive sui redditi.
Si potrà pagare anche in quattro rate
Ma vediamo come funziona la “definizione agevolata”: sarà possibile pagare le cartelle ricevute sulle imposte e sui contributi cancellando le sanzioni e gli interessi di mora. La norma riguarda i ruoli relativi agli anni 2000-2015 (sarà possibile usufruire dello “sconto” anche per l’Iva). Resterà da pagare, oltre all’importo dovuto inizialmente, anche l’aggio per il concessionario della riscossione. Per le multe stradali, in quanto sanzioni amministrative, si potranno togliere solo gli interessi (e le maggiorazioni per il tardato pagamento).
La tempistica prevista
Questa la tempistica: entro 15 giorni Equitalia pubblicherà i moduli per aderire alla rottamazione. Il contribuente potrà aderire entro 90 giorni dalla pubblicazione del decreto e potrà scegliere di pagare in quattro rate. Ma per chi non rispetta i pagamenti torneranno sanzioni e interessi delle vecchie cartelle. Di buono c’è che dalla presentazione della richiesta di adesione alla definizione agevolata si fermano ganasce fiscali e pignoramento.
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23 Ottobre 2016
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